Una nuova fase per i Comuni
“Oggi si apre una nuova fase per l’Italia e per i suoi quasi 8mila Comuni. Un’occasione di sviluppo, progettazione, idee, che dobbiamo essere pronti a cogliere per i nostri cittadini e per le generazioni future – precisa il premier –, dalla transizione digitale a quella ecologica; dagli investimenti nella cultura all’edilizia pubblica; dagli asili nido al sostegno agli anziani più vulnerabili; Il futuro dell’Italia passa dai Comuni e voi oggi protagonisti. I Comuni sono i luoghi in cui i cittadini incontrano la politica e la pubblica amministrazione. Voi sindaci rappresentate l’unità dell’Italia”.
Il premier allinea le cifre sottolineando che “nel complesso, sono stati già ripartiti tra gli enti territoriali 21,6 miliardi per interventi infrastrutturali”. Lo sanno anche i sindaci, preoccupatissimi però – come ha sottolineato il presidente dell’ANCI, il sindaco di Bari Antonio Decaro – per la mole di lavoro sulle loro amministrazioni che devono fare i conti con la diminuzione del personale e la scarsità di figure competenti. Draghi ne è consapevole e lo dice esplicitamente: “Dovremo sicuramente tenere conto del suggerimento dato dal sindaco Decaro”. Allo stesso tempo però sottolinea le novità legislative già introdotte proprio per semplificare «le procedure di affidamento dei contratti pubblici» e per accorciare i tempi di realizzazione coniugando la fase progettuale con quella esecutiva. Inoltre, aggiunge, sono stati messi a disposizione delle amministrazioni vari strumenti: dall’assistenza tecnica sul territorio alla possibilità di reclutare personale.
Gli effetti del Recovery Plan
“Almeno mille esperti aiuteranno gli Enti territoriali ad attuare il Piano. Verranno distribuiti nelle varie aree del Paese, per semplificare i processi e rafforzare la capacità progettuale delle Amministrazioni”. La prossima settimana partirà poi da Bari il tour per spiegare il Recovery nelle principali città italiane, che si concluderà a marzo a Trento. “Gli impegni sono chiari. Ora tocca a tutti noi, insieme, trasformare questi progetti in opportunità di crescita e sviluppo”.
> Leggi anche XXXVIII Assemblea annuale ANCI/2 – La sintesi dei lavori delle tre giornate.
******
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento