Via libera al pacchetto sicurezza

Dal C.d.M. ok a un decreto e a un d.d.l. Tra le norme di interesse per i comuni, l’appoggio delle forze di polizia per attuare le ordinanze dei sindaci, l’avvio a doppio binario della tracciabilità dei flussi negli appalti, la carta d’identità anche per i neonati

l 8 Novembre 2010
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Via libera alle nuove norme sulla sicurezza. Il Consiglio dei Ministri ha approvato venerdì scorso un decreto-legge, su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del Ministro dell’interno, Roberto Maroni, che contiene diverse disposizioni in materia di sicurezza pubblica. Eccole elencate, come da comunicato conclusivo del C.d.M.:

  • reintrodotto l’istituto del cosiddetto arresto in flagranza differita, che consente l’arresto, entro 48 ore dagli eventi, di chi commette reati nel corso di manifestazioni sportive, sulla scorta di riprese video;
  • ampliati i compiti e rafforzata la tutela penale degli incaricati del controllo negli stadi;
  • potenziata l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata;
  • rafforzata l’attività delle Forze di polizia all’estero e lo scambio di informazioni attraverso l’istituzione del Comitato per la programmazione strategica per la cooperazione internazionale di polizia (COPSCIP);
  • affinate le norme introdotte con il Piano straordinario antimafia mediante disposizioni interpretative ed attuative;
  • rafforzata l’azione dei sindaci, previa intesa con il prefetto, per assicurare il concorso delle Forze di polizia all’attuazione delle ordinanze in materia di sicurezza urbana;
  • consentita la confisca delle cose utilizzate per commettere illeciti amministrativi anche in caso di pagamento in misura ridotta della sanzione pecuniaria.

L’intervento del Governo in materia di sicurezza pubblica è stato completato e rafforzato da un disegno di legge che, fra l’altro: in materia di potenziamento dell’attività di contrasto alla criminalità organizzata consente alla Magistratura ed alle Forze di polizia l’immediato utilizzo delle autovetture sequestrate dall’autorità giudiziaria; in materia di sicurezza urbana prevede la possibilità di applicare le misure di prevenzione (per esempio il foglio di via) anche a chi esercita la prostituzione violando le ordinanze dei sindaci; in materia di immigrazione prevede una delega al Governo per ridefinire le procedure di rinnovo del permesso di soggiorno, attraverso l’affidamento della competenza agli enti locali, in un’ottica di semplificazione e di ottimizzazione delle risorse; introduce l’espulsione del cittadino comunitario per motivi di ordine pubblico se questi permane sul territorio in violazione delle prescrizioni previste dalla direttiva europea sulla libera circolazione dei cittadini comunitari; in materia di carta d’identità elettronica disciplina la nuova carta quale documento di identificazione e di sicurezza di tutti i cittadini sin dalla nascita, coerente con gli standard internazionali; in materia di accesso alla rete wi-fi prevede il superamento delle restrizioni al libero accesso alla rete contenute nel cosiddetto “decreto Pisanu”, mantenendo tuttavia adeguati standard di sicurezza.

LE NORME PER I COMUNI

1) LA TRACCIABILITÀ
Il decreto-legge prevede norme di carattere interpretativo e applicativo in relazione alla tracciabilità dei flussi finanziari per i contratti pubblici introdotta dalla recente legge n. 136 del 2010 entrata in vigore lo scorso 7 settembre. L’intervento normativo è finalizzato a sbloccare i pagamenti sospesi a seguito dei dubbi applicativi relativi alla legge 136/2010. Viene chiarito che le disposizioni in materia di tracciabilità sono immediatamente applicabili ai contratti stipulati dopo l’entrata in vigore della legge ed ai relativi subappalti, mentre per i contratti già stipulati a quella data, e per i relativi subappalti e subcontratti, è previsto un periodo di 180 giorni dall’entrata in vigore della legge per consentire gli adeguamenti necessari. Si fornisce inoltre una chiara interpretazione dei concetti di “filiera delle imprese”, di “conto dedicato anche in via non esclusiva” nonché in merito alla possibilità di eseguire i pagamenti anche con “strumenti diversi dal bonifico bancario o postale” specificando che gli strumenti devono comunque essere idonei ad assicurare la piena tracciabilità dei flussi finanziari. Si tratta, sottolinea il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Altero Matteoli, “di una norma di interpretazione e di applicazione di una precedente legge che era molto attesa dalle stazioni appaltanti e dalle associazioni imprenditoriali. In tal modo potranno essere sbloccati rapidamente i pagamenti sospesi e, nel contempo, si consente alle imprese di adeguarsi alle nuove normative in un congruo lasso di tempo”. “Prendiamo atto della scelta del Ministro Maroni e del Governo di emanare un decreto per interpretare una legge”, commenta Roberto Reggi, sindaco di Piacenza e vicepresidente Anci. “Esprimiamo però da subito preoccupazione sulle modifiche che il decreto introduce e che riguardano la tracciabilità delle risorse provenienti dagli appalti, dalle forniture e dai servizi pubblici”, continua. “Modifiche che – evidenzia il vicepresidente Anci – potrebbero creare non pochi problemi alle stazioni appaltanti, soprattutto per la nuova formulazione legata ai 180 giorni di tempo utili per riscrivere i contratti con imprese e subcontraenti per tutti gli appalti stipulati precedentemente alla data di entrata in vigore della legge”. “Solo per dare una idea – ricorda Reggi – ogni anno vengono stipulati centinaia di migliaia di contratti tra appalti, forniture e servizi, includendo anche i subcontratti. Non vorrei – prosegue – che con queste modifiche alla legge domani ci trovassimo nelle condizioni di non potere applicare la norma e di eventuali altre richieste di sospensione della stessa. Nei prossimi giorni verificheremo la fattibilità e cercheremo di utilizzare i tempi per la conversione in legge del decreto per proporre eventuali modifiche necessarie affinché il principio della tracciabilità non rischi di rimanere inapplicato”.

2) PS PER ATTUARE ORDINANZE
Il prefetto disporrà del concorso delle forze di polizia per assicurare l’attuazione delle ordinanze in materia di sicurezza urbana. In questo modo, ha spiegato Maroni, “si rafforza il ruolo dei sindaci: le ordinanze comunali, infatti, si sono spesso rivelate poco efficaci perché non c’era collegamento con le forze di polizia che dovevano attuarle. Si aumenterà così il livello di sicurezza nelle città”. Inoltre sarà applicata la misura del foglio di via per chi esercita la prostituzione su strada violando le ordinanze dei sindaci in materia.

3) CARTA D’IDENTITÀ
“Abbiamo posto fine alla sperimentazione della carta d’identità elettronica e che andava avanti da 10 anni e che ha comportato una spesa di 300 milioni di euro. Apriamo un capitolo nuovo e cioè l’introduzione della carta d’identità come documento di sicurezza per tutti a costo zero a partire da quando si è neonati”, ha affermato il Ministro. “Attraverso la registrazione delle impronte digitali nei comuni – prosegue -, speriamo di arrivare anche prima della fine della legislatura all’utilizzo completo di questo nuovo strumento. Il nostro obiettivo resta quello di poter utilizzare questo documento per il voto elettronico”.

4) CONNESSIONI WI-FI
Dall’1 gennaio ci si potrà collegare liberamente, senza restrizioni, alla rete wi-fi. Per il Capo del Viminale, con il provvedimento (disegno di legge) “superiamo le restrizioni imposte dal decreto Pisanu cinque anni fa che ora sono state superate dall’evoluzione tecnologica”.

5) STADI
“È stato reintrodotto l’arresto in flagranza differita. Entro 48 ore dalla fine della manifestazione sportiva si può procedere all’arresto di chi ha compiuto atti di violenza sulla scorta delle riprese video”, ha detto Maroni nella conferenza stampa dopo il C.d.M. Il Ministro inoltre ha detto che sono stati ampliati i compiti degli steward – che gestiscono la sicurezza all’interno degli stadi – e anche la loro tutela dal punto di vista penale. “Abbiamo verificato che sia utile dare loro più poteri di controllo e tutelarli di più anche dal punto di vista penale contro le aggressioni”, ha aggiunto Maroni. Il Ministro inoltre ha sottolineato che le iniziative prese negli ultimi due anni, come la tessera del tifoso, hanno portato a risultati positivi. Apprezzamento è stato espresso da Enzo Marco Letizia, segretario Nazionale dell’Associazione nazionale funzionari di polizia. “È una norma che attendevamo da tempo – ha detto – in quanto dà garanzia di intervento, assicura senza creare ulteriori problemi di sicurezza di poter arrestare coloro che si macchiano di atti violenti dentro e fuori lo stadio”.

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