Un sistema di incentivi può favorire i processi

Federalismo

Il Sole 24 Ore
5 Luglio 2010
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Per imitare le migliori esperienze, occorre anche avere i giusti incentivi. In alcuni paesi stranieri, come ad esempio Australia e Canada, il governo centrale ha realizzato sistemi premiali e incentivi per indurre i livelli di governo locale a competere per l’adozione di forme più avanzate di regole efficaci ed efficienti. Nella strada per il federalismo fiscale, è un meccanismo utile a stimolare il buon governo locale. Sotto questo profilo, il confronto tra le diverse politiche locali su semplificazione e qualità della regolazione permetterà sempre di più di stimolare processi virtuosi di imitazione competitiva tra le diverse realtà. Del resto, come riconoscono studiosi e organizzazioni internazionali, le regole devono essere funzionali a garantire, accanto a un’elevata qualità del diritto, anche la minimizzazione del costi burocratici delle transazioni economiche. Dieci anni fa l’Italia partiva da una posizione di retrovia e ha compiuto notevoli passi avanti (oggi riconosciuti dai diversi organismi internazionali). Eppure tra le varie aree il quadro appare assai frammentato. Due economisti della Banca d’Italia ( Magda Bianco e Francesco Bripi) hanno di recente mostrato come i costi eccessivi della regolamentazione si distribuiscano in modo disomogeneo e con alta variabilità per la stessa transazione-tipo tra le diverse aree geografiche. Non è un problema solo italiano ma di tutti quei paesi caratterizzati da forte decentramento e autonomia periferica. Visto dal lato della qualità regole, il federalismo prende allora il nome di governance multilivello, ovvero di un sistema che deve garantire il miglior coordinamento possibile nella definizione dei costi amministrativi, evitando la sovrapposizione delle responsabilità tra le autorità di regolamentazione e i diversi livelli di governo. Per l’Ocse è una priorità,ribadita a livello europeo dalla strategia di Lisbona. Molte regole che governano la vita di cittadini e imprese sono determinate da regioni ed enti locali, a cui spetta il compito di attuare processi di semplificazione amministrativa e di riduzione dei costi burocratici, volti a incrementarne la competitività locale. Ciò anche per evitare che un’elevata qualità della regolamentazione a livello nazionale sia poi indebolita o neutralizzata da azioni contrarie a livello locale.

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