La politica agricola dopo il 2013? Dovrà essere più sostenibile, più equa e più competitiva. Questi i capisaldi su cui si fonda la relazione dell’ Europarlamento che illustra la posizione dei deputati in merito alle linee direttrici del prossimo bilancio a lungo termine per il periodo 2014-2020, in vista delle proposte della Commissione sul futuro della politica agricola comune.
I deputati hanno confermato la loro persuasione che sia opportuno mantenere invariato fino al 2020 il bilancio Ue per il settore agricolo, in modo che gli agricoltori possano contare sugli incentivi necessari per fornire scorte di prodotti alimentari sicuri, per la protezione dell’ambiente, per creare nuovi posti di lavoro e per assicurare la competitività del settore agricolo comunitario.
Si tratta di misure che dovranno essere finanziate adeguatamente in modo da fornire agli agricoltori un incentivo all’utilizzo di tecniche moderne e ecocompatibili. Inoltre i pagamenti diretti agli agricoltori dovrebbero essere più chiaramente legati alle misure verdi (basse emissioni di carbonio, basso consumo energetico). Un ampio sistema europeo di incentivi, finanziato dall’Ue al 100%, dovrebbe essere istituito per sostenere gli agricoltori che appoggiano lo sviluppo sostenibile. E al fine di evitare un uso improprio del denaro pubblico, i pagamenti diretti dovrebbero essere riservati agli agricoltori attivi, a coloro cioè che effettivamente utilizzano la loro terra per la produzione.
Ue: più risorse a eco-agricoltura
La politica agricola dopo il 2013 dovrà essere più sostenibile
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