Oltre il 61% dei ricorsi pervenuti presso le Commissioni tributari provinciali ha visto protagonista l’Agenzia delle entrate, il 14,42% regioni, province e comuni, il 10,59% Equitalia, il 2,76% l’Agenzia del territorio e solo lo 0,87% l’Agenzia delle dogane. In valori assoluti rispetto al 2009, il numero dei ricorsi presentati in primo grado contro l’Agenzia delle entrate diminuisce per il 2,72%, quello relativo alle regioni, province e comuni diminuisce del 6,7%, così come quello relativo agli altri enti locali (-12,89%), mentre si incrementa il contenzioso avverso Equitalia (+16,8%) e l’Agenzia del territorio (+28,93%). Lo evidenzia la Relazione di monitoraggio sullo stato del contenzioso tributario e sull’attività delle commissioni tributarie, diffusa ieri dal Dipartimento delle finanze e relativa all’anno 2010. Per quanto attiene i tributi locali, i ricorsi presentati aventi ad oggetto l’Ici raggiungono il 7% del totale, i tributi sullo smaltimento dei rifiuti l’8% e quelli connessi alle tasse auto il 5% circa. Circa la tipologia dei tributi non locali oggetto dei ricorsi in Commissione, nel 2010 l’Irpef/Ire raggiunge circa il 19% del totale, l’Irap, anche in combinazione con altre imposte, raggiunge il 21%, l’Iva presa singolarmente o in combinazione con altre imposte raggiunge il 7% del totale. Tutti risultati in linea rispetto al 2009. Con riferimento alle informazioni di maggiore interesse per gli uffici tributi degli enti locali, la Relazione evidenzia che presso le Commissioni tributarie regionali, il 59,53% dei appelli pervenuti ha avuto quale controparte l’Agenzia delle entrate, il 22,11% gli Enti locali (diversi da regioni, province e comuni), l’8,10% le regioni, province e comuni, il 4,26% Equitalia, il 4,74% l’Agenzia del territorio e solo l’1,25% l’Agenzia delle dogane. In valori assoluti rispetto al 2009, si incrementano gli appelli che riguardano tutte le tipologie di ente impositore: Equitalia (+27,77%), gli altri enti locali (+26,33%), l’Agenzia del territorio (+20,71%), le regioni, province e comuni (+11,02%), l’Agenzia delle entrate (+5,63%) e l’Agenzia delle dogane (+4,78%). Dal punto di vista della distribuzione geografica, per quanto riguarda le Ctr si evidenzia una maggiore concentrazione nel Centro Nord, che registra una percentuale pari a 51,41%; il Sud e le Isole presentano una percentuale di ricorsi pervenuti pari al 48,59% del totale. Confrontando i dati del 2009, l’aumento dei nuovi appelli viene riscontrato in tutte le aree geografiche con esclusione del Nord-Est, dove si riscontra una diminuzione pari al 15,56%. Nelle altre aree gli incrementi sono del 9,16% per il Nord-Ovest, del 1,42%per il Centro, del 15,27% per il Sud e del 88,60% per le Isole. Circa il tasso di litigiosità del contribuente (ricorsi più appelli ogni mille abitanti), nel triennio 2008-2010 esso presenta una crescita rallentata. In particolare, nell’anno 2010 le regioni con un elevato tasso di litigiosità sono risultate la Sicilia, la Campania, la Calabria ed il Lazio, regioni in cui anche nel 2009 è stato registrato un tasso elevato. Tra le regioni del Nord il primato spetta alla Liguria, così come nel 2009, mentre il maggiore incremento percentuale nel triennio si registra nella Regione Emilia-Romagna. Aggregando i dati per area geografica, rispetto al 2009 si registra un aumento del tasso di litigiosità nel Nord-Est e nel Sud, e un decremento del tasso nel Nord-Ovest, nel Centro e nelle Isole.
Tributi locali, meno ricorsi
Il numero di ricorsi in Ctp contro le regioni, province e comuni diminuisce del 6,7%. L’Ici il tributo più contestato. Lo evidenzia la Relazione delle Finanze sul contenzioso fiscale nel 2010
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