Almeno cento lavoratori socialmente utili con precedenti penali, e in alcuni casi interdizione dai pubblici uffici, altri duecento senza titoli di studio o ultrasessantenni. Al Comune ci sono trecento precari condannati a restare lsu. Mentre Palazzo delle Aquile pubblica gli ultimi bandi per la stabilizzazione, spunta il caso dei precari che non possono essere assunti a tempo indeterminato. Sono circa trecento: quasi metà degli esclusi è fatta di lavoratori con precedenti penali che non possono essere assunti all’interno della pubblica amministrazione. Gli altri non hanno il titolo di studio, serve almeno la licenza media inferiore, o ha un’età tale, intorno ai 60 anni, che renderebbe la stabilizzazione un boomerang costringendoli ad andare in pensione a 65 anni anziché a 67. Il caso più delicato è quello degli lsu con precedenti penali. Che di certo non è una sorpresa: quando nacquero le cooperative uno dei requisiti per accedere al progetto era quello che ci fosse un 10 per cento di soggetti svantaggiati. Ma la questione adesso diventa centrale: cosa far fare a chi non può partecipare ai bandi? I condannati a restare lsu continueranno a essere pagati con i fondi strutturali del governo: i 55 milioni di euro sono stati stanziati per le stabilizzazioni. Un problema? «Al momento no – si dice nei corridoi della Ragioneria – ma in linea teorica, in futuro, potrebbe accadere». Il direttore generale Gaetano Lo Cicero spiega come intende muoversi l’amministrazione: «I precari resteranno precari perché i fondi possono essere utilizzati – dice il city manager – il punto piuttosto è cosa far fare loro: l’idea, ovviamente, è di tenere chi ha condanne penali fuori dagli uffici». Si pensa dunque a impiegare il personale nell’attività prima affidati ai pip, come per esempio la custodia dei sottopassi. «Ma anche – continua il direttore – servizi come la custodia delle spiagge riservate ai disabili». Alcuni tra gli lsu senza titoli di studio, in questi mesi hanno preso la licenza media: «Una piccola percentuale tra loro si è creata la possibilità di partecipare agli ultimi bandi», dice l’assessore al Personale Roberto Clemente. La giunta ha appena approvato gli ultimi avvisi per le selezioni: si cercano 5 redattori per l’ufficio stampa, 5 fotografi, 15 educatori asili nido, 60 collaboratori scolastici, 119 amministrativi, 4 carrozzieri, 2 meccanici, 60 ausiliari per i servizi scolastici, 40 manovali, 4 periti agrari e 100 operatori di servizi generali. Ma anche altri 20 vigili urbani: per rendere più accessibile il bando sono stati abbassati di cinque centimetri i limiti d’altezza per partecipare, 1,60 per gli uomini e 1,50 per le donne. Clemente spera che i precari partecipino in massa: «Sono gli ultimi bandi e speriamo davvero che nessuno resti fuori – dice – invito gli lsu a fare la domanda». Al momento l’assegnazione di 89 posti è in itinere, mentre i lavoratori già stabilizzati sono 2333: dai 348 impiegati negli uffici ai 159 portieri, dai 373 collaboratori scolastici ai 109 istruttori contabili. Ma tra le file dell’amministrazione ci sono anche cuochi, 12, carpentieri, 3, meccanici, 6, un saldatore, un tecnico dietologo, un biologo, una ottantina di vivaisti, ma anche bagnini, attacchini e assistenti sociali. Sul caso dei 300 lsu che non possono essere stabilizzati, interviene il sindacalista della Cisl Mimmo Di Matteo: «Per queste persone, compresi i cento che hanno precedenti penali, bisogna trovare una sistemazione al tavolo delle trattative», dice.
Trecento lsu precari a vita “Impossibile stabilizzarli”
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