Trattativa su taxi, farmacie e tesoreria

Maratona notturna in commissione: primi sì su Eni-Snam, servizi locali e srl per i giovani

Il Sole 24 Ore
28 Febbraio 2012
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Farmaci, taxi e tesoreria unica. Sono i nodi del decreto liberalizzazioni ai quali la commissione Industria del Senato per tutta la giornata di ieri ha faticosamente cercato di dare una risposta. Ma senza esito. Con il risultato di bloccare i lavori fino a sera quando ha preso il via una lunga maratona notturna per completare, al più tardi oggi, le votazioni e permettere all’Aula di palazzo Madama di avviare domani l’esame del testo. Nella notte è arrivato il via libera su quattro snodi del decreto con le modifiche concordate nei giorni scorsi: separazione di Eni-Snam, riforma dei servizi pubblici locali, srl per i giovani (costituzione dell’impresa con un euro) e società di professionisti con capitale.
Nel primo caso è stata confermata l’ultima versione elaborata dai relatori Simona Vicari (Pdl) e Filippo Bubbico (Pd): entro maggio 2012 un decreto del presidente del Consiglio stabilirà le modalità per avviare la separazione societaria tra Eni e Snam che dovrà essere conclusa entro i 18 mesi successivi. Quanto ai servizi locali, d’ora in poi saranno obbligatorie le gare per affidamenti oltre i 200mila euro.
Su farmacie, taxi, tesoreria unica, e anche sugli avvocati (capitolo professioni), è invece proseguito il braccio di ferro tra i partiti, il governo e, a distanza, le lobby. Al massimo questa mattina tutto dovrà essere sistemato. Anche se non è del tutto esclusa qualche altra sorpresa in Aula dove il Governo è intenzionato a ricorrere alla fiducia su un maxi-emendamento che dovrebbe comunque rispettare le decisioni della commissione.
Lavori a lungo paralizzati, dunque. Con un unico intermezzo, peraltro imprevisto: l’intervento in Commissione del premier Mario Monti per illustrare e chiarire i punti nevralgici dell’Imu sulla Chiesa. Monti ha cercato così di accelerare l’approvazione del decreto al Senato limitando le modifiche e ha ricordato ai senatori che il testo «trasuda di finalità economiche e sociali per liberare l’economia italiana da vincoli che ne hanno impacciato la crescita».
A parte questa parentesi, non sono mancate le tensioni. Comuni, Province e Regioni sono tornate all’attacco per chiedere la modifica delle misure sulla tesoreria unica che di fatto priverebbe le casse degli enti locali di oltre 8,5 miliardi. Anche la Lega ha spinto molto per correggere questa stretta. E nel pomeriggio lo stesso Monti ha lasciato intendere che il Governo stava valutando la questione. In serata l’Esecutivo avrebbe abbozzato alcuni ritocchi, ma solo di natura prettamente tecnica, senza cioè stravolgimenti della norma originaria, sulla quale peraltro ieri dalla commissione Bilancio del Senato è arrivato un nuovo stop, dopo quello di giovedì, con la richiesta di alcune correzioni. Prima fra tutte una disciplina transitoria per regolare le convenzioni tra le autonomie territoriali e gli istituti di credito «al fine di prevenire l’insorgere di possibili contenziosi» e evitare penalizzazioni a Regioni e Comuni.
Farmacie e taxi sono state le altre matasse difficili da sbrogliare. Nel primo caso si è a lungo cercata una mediazione sul numero di nuove farmacie potenzialmente da aprire per effetto delle liberalizzazioni (si veda altro articolo in pagina). Sui taxi invece si è tentato di irrobustire i poteri della nuova Authority dei trasporti, il cui raggio di azione risultava estremamente limitato dall’emendamento presentato nei giorni scorsi dai relatori con cui si punta a riattribuire a Regioni e Comuni i compiti sull’affidamento delle licenze. Proprio Bubbico ieri ha ipotizzato un «possibile rafforzamento» delle funzioni dell’Autorità «agendo sui poteri sostitutivi». Immediata la dura reazione della categoria: «Ora basta – ha affermato Nicola Di Giacobbe coordinatore nazionale di Unica-Cgil Taxi – non sono i tassisti il problema italiano e non saranno loro l’oggetto di scambio tra le componenti del Governo e l’opposizione».
Per quanto riguarda le altre misure, dovrebbero essere confermati l’azzeramento delle commissioni sul pagamento del carburante con bancomat e le agevolazioni sui conti correnti bancari per i pensionati. Interventi non troppo graditi dagli istituti di credito, ma le associazioni dei consumatori definiscono «indecenti le lamentazioni» delle banche. Su questo fronte alla conclusione della maratona in Commissione potrebbe emergere qualche nuovo ritocco così come sul versante delle assicurazioni, già interessato dal pacchetto anti-frodi.

TAXI
La norma del governo prevedeva che fosse la nuova Autorità dei trasporti, sentiti i sindaci, a stabilire un eventuale aumento dei taxi. In commissione la competenza è stata riportata a Comuni e Regioni, ma l’emendamento ieri a tarda sera ancora non era stato votato

LA SRL PER GIOVANI
L’articolo 3 del decreto liberalizzazioni approvato dal governo istituisce la società a responsabilità limitata per i giovani con meno di 35 anni. In commissione è stata eliminata la possibilità di redigere l’atto costitutivo per scrittura privata; il compito sarà affidato ai notai, ma a costo zero

FARMACIE
Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri prevedeva una farmacia ogni 3mila abitanti. Ma su questo tema si è trattato ieri sera fino all’ultimo, per le pressioni dei farmacisti. Obiettivo del Pdl era salire a quota 3.500 abitanti per ogni esercizio

TRIBUNALE IMPRESE
Viene introdotto un tribunale ad hoc per le imprese con l’obiettivo di semplificare le procedure per le aziende. Nella versione del governo, le sezioni specializzate in proprietà industriale e intellettuale diventano specializzate in materia di imprese. In commissione le sezioni salgono da 12 a 19

PROFESSIONISTI
Nel passaggio in commissione industria, le professioni ottengono una vittoria: è abolito, come invece prevista nella prima stesura del decreto, l’obbligo di preventivo contenente tutti gli oneri ipotizzabili fino alla conclusione dell’incarico

ENI-SNAM
Nel provvedimento del governo era previsto lo scorporo dall’Eni di Snam, per favorire investimenti e tagliare i costi a carico dei cittadini. In commissione è stato deciso che entro maggio 2012 un decreto del presidente del Consiglio stabilirà le modalità per la separazione, da concludere entro 18 mesi

NOTAI
Il Dl liberalizzazioni prevedeva 200 nuovi posti entro il 2012 (in aggiunta ai 200 e 150 già indetti con bandi del 2010 e 2011). Altri 500 andranno a gara entro il 2013 e 470 per il 2014. In commissione è stato stabilito che dal 2015 i concorsi diventeranno annuali

BANCHE
Rispetto alla stesura del governo, per le banche c’è l’introduzione del conto corrente a zero spese per i pensionati con un assegno inferiore a 1.500 euro e l’abolizione delle commissioni sul pagamento della benzina per chi usa il bancomat. Nella stipula dei mutui, poi, può essere il cliente a portarsi l’assicurazione

NOI E GLI ALTRI
Liberalizzazioni

ITALIA
Già con la manovra di Natale che ha messo a posto i conti pubblici il Governo Monti ha avviato un piano di liberalizzazioni che ha interessato, tra l’altro, gli orari degli esercizi commerciali e la riduzione dei controlli ex ante sulle imprese. Con il decreto legge 1/2012, che è ora all’esame del Senato per la conversione, quel piano è stato implementato con l’apertura di nuove farmacie nei Comuni con più di 3mila abitanti, con l’obbligo di preventivo per i professionisti, con la liberalizzazione delle attività economiche, con la proposta di scorporo di Snam da Eni

AUSTRIA
Su input dell’Unione europea l’Austria ha accelerato nel recepimento delle direttive sul gas e sul settore elettrico. Nel 2011 è stato adottato un «natural gas act» che ha rafforzato la concorrenza. L’anno prima erano stati invece fissati nuovi requisiti di accesso per il settore delle telecomunicazioni. Sulla rimozione delle barriere all’ingresso in diverse professioni l’Austria era intervenuta già nel 2008 con una legge destinata ad artigianato, commercio, servizi e industria

GERMANIA
Ridurre le barriere all’imprenditoria, specie nei servizi professionali, e facilitare l’ingresso non discriminatorio nelle industrie a rete. Su quest’ultimo punto i primi interventi ci sono stati nel 2009 attraverso un sistema di incentivi per i settori dell’elettricità e del gas. Passando alle professioni, sempre nel 2009, la Germania ha semplificato e modificato la regolazione delle tasse per gli architetti. Ma le novità non sono finite qui visto che nel 2011 si è intervenuti sui servizi pubblici locali con la liberalizzazione dei bus all’interno delle città

FRANCIA
Nella Francia dei “campioni nazionali” sono innanzitutto le industrie a rete a essere finite sotto la lente degli osservatori internazionali. Ma anche le restrizioni nel commercio sono state oggetto di rilievi, ad esempio dell’Ocse. Nel 2009 il Governo francese è intervenuto creando una nuova Authority per rafforzare la concorrenza. Al tempo stesso è stata concessa ai commercianti al dettaglio più flessibilità nel contrattare i prezzi con i fornitori. Una nuova legge sullo sviluppo commerciale dovrebbe permettere di sfruttare maggiormente

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