Testo unico incandidabilità, l’Ufficio di Presidenza Anci ha approvato l’ordine del giorno

22 Ottobre 2014
Modifica zoom
100%
L’Ufficio di Presidenza dell’Anci, allargato ai sindaci dei comuni capoluogo ed ai Presidenti delle Anci regionali, ha approvato nella riunione di ieri un ordine del giorno sulle disposizioni in tema di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di governo, conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi
Il documento, riferendosi al Testo unico delle disposizioni in materia approvato con il d.lgs. 31.12.2012, n. 235, sottolinea come esso “accentua in modo illogico ed abnorme il regime sanzionatorio a carico degli amministratori locali, considerata anche l’automatica sospensione della carica per 18 mesi, per effetto di sentenza relativa al solo primo grado di giudizio”. Al contempo viene evidenziata la “palese ed immotivata disparità fra il regime sanzionatorio applicabile alle cariche amministrative locali ed il diverso regime sanzionatorio previsto per le cariche parlamentari”. 
Da qui la richiesta al governo ed ai gruppi parlamentari di assumere opportune iniziative su due aspetti. Da un lato perché riaprano una riflessione sulle cause d’incandidabilità, sospensione e decadenza dalle cariche elettive, previste dal d.lgs., come peraltro richiesto nel corso dell’iter di approvazione del disegno di legge recante “Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”; e dall’altro perché venga affermato il principio di presunzione d’innocenza fino alla sentenza di condanna definitiva (art. 27 della Costituzione) quale riferimento cardine e di civiltà giuridica cui deve essere uniformato anche il regime sanzionatorio delle cariche elettive amministrative, fatta eccezione per i reati di mafia ed associazione a delinquere.

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento