Tesoreria unica, Monti detta le istruzioni

Italia Oggi
28 Marzo 2012
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 Non solo comuni (con più di 5.000 abitanti), province, regioni, università. Le norme sulla tesoreria unica si applicheranno anche ad Autorità d’ambito, Autorità portuali, Asl, Aziende ospedaliere, Comunità montane e Unioni di comuni (in entrambi i casi devono avere più di 10.000 abitanti), consorzi di funzioni, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, Istituti zooprofilattici, aziende speciali, organi straordinari di liquidazione degli enti locali dissestati, policlinici universitari. A fare chiarezza sull’ambito di applicazione dell’art. 35 del decreto sulle liberalizzazioni (dl n. 1/2012 convertito nella legge n. 27/2012) è lo stesso premier Mario Monti nella circolare n. 11 del 24 marzo 2012.
La nota, firmata da Monti in qualità di ministro dell’economia, detta le istruzioni operative agli uffici. E conferma che fino al completo versamento sul conto dello stato dei depositi bancari (e quindi fino al 16 aprile 2012), gli enti locali potranno continuare ad applicare l’attuale sistema di tesoreria mista disciplinato dal dlgs n. 279/1997 (si veda ItaliaOggi dell’1/3/2012).
La diversa scansione temporale, molto più soft per gli uffici comunali, è l’effetto degli emendamenti approvati al senato che fissano in una data certa (il 16 aprile appunto), e non più variabile in un intervallo di tempo, la dead line per l’entrata in vigore della riforma che porterà tutti gli enti di cui sopra a trasferire allo stato le proprie disponibilità detenute presso il sistema bancario. Si tratta di un tesoretto stimato da palazzo Chigi in 8,6 miliardi di euro di cui il governo ha tremendamente bisogno per risparmiare sull’emissione dei titoli del debito pubblico (le stime contenute nella relazione al decreto «Cresci-Italia» parlano di 320 milioni di euro per il 2012, 150 per il 2013 e altrettanti per 2014 quando l’operazione tesoreria unica avrà termine e si ritornerà all’attuale sistema).
Sotto il profilo operativo, nella circolare si fa presente che i versamenti devono pervenire alla tesoreria statale il 16 aprile, ma, considerati i tempi di regolazione previsti dal protocollo d’intesa stipulato tra la Banca d’Italia e l’Associazione bancaria italiana, «è necessario che l’operazione sia disposta entro il giorno lavorativo precedente, il 13 aprile».
Le somme depositate presso soggetti diversi dai tesorieri/cassieri, ovvero depositate al di fuori del conto di tesoreria/cassa (con esclusione di quelle oggetto di contratti di mutuo, prestito o altre forme di indebitamento che restano fuori dall’operazione tesoreria unica) devono essere trasferite entro il 15 marzo. Un termine più lungo (30 giugno) è stato invece previsto smobilizzare gli investimenti finanziari. Tale operazione riguarderà unicamente gli strumenti specificamente individuati con decreto del ministro dell’economia e delle finanze (che sarà emanato entro il 30 aprile) ed «esclude comunque gli investimenti in titoli di stato italiani». Su questo la nota della Ragioneria non lascia spazio a dubbi.

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