Per il servizio taxi tutto viene rinviato alle decisioni che regioni e comuni adotteranno, ma non prima di aver sentito la nuova Autorità per i trasporti alla quale spetta anche il compito di verificare la corrispondenza dei livelli di offerta allo scopo di garantire il diritto di mobilità degli utenti. Il maxi emendamento del Governo alla legge di conversione del dl 1/2012 che recepisce le proposte della Commissione al Senato, cambia di poco l’impostazione originaria del decreto legge. Se non per riassegnare ai Comuni la funzione relativa al rilascio delle licenze per l’esercizio dell’attività. In pratica, saranno ancora i Comuni, alla fine, a decidere l’eventuale incremento del numero elle licenze, ma lo potranno fare soltanto a seguito di un’istruttoria sui costi benefici anche ambientali, bandendo concorsi straordinari in conformità alla programmazione numerica, ma anche in deroga.
Taxi, potere ai comuni L’offerta pesa
Sulle licenze
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