La manovra prevede, tra l’altro, l’aumento dell’Iva dal 17,5 al 20 per cento, una tassa sui profitti delle banche e sui capital gains, ma soprattutto tagli alla spesa: meno aiuti alle famiglie, congelamento dei contributi all’infanzia per tre anni, taglio dei contributi alla maternità, buste paga bloccate nella pubblica amministrazione per gli stipendi oltre le 21mila sterline l’anno. La maggior parte dei ministeri del Regno Unito dovrà tagliare le spese del 25 per cento in 5 anni. Insomma, una vera scure sulla spesa pubblica per tentare di risanare il deficit.
Ma come tagliare le spese senza abbattere il livello dei servizi? Per rispondere a questa domanda, il governo chiede aiuto agli stessi dipendenti pubblici e, in generale, a chiunque pensi di avere una buona idea da condividere. Così, quasi in contemporanea al varo della manovra (che ha già scatenato le proteste dei sindacati e del partito laburista all’opposizione), il 24 giugno il governo ha dato il via a una consultazione on line attraverso il sito “Spending Challenge”.
Nel messaggio scritto ai lavoratori del settore pubblico, il premier David Cameron e il vice premier Nick Clegg dicono: “Vogliamo che ci aiutiate a individuare i risparmi, in modo da poter tagliare la spesa pubblica in un modo giusto e responsabile. Voi lavorate in prima linea nei servizi pubblici. Sapete dove le cose funzionano bene, dove sono gli sprechi, e dove possiamo ripensare le cose in modo da ottenere servizi migliori con meno soldi.”
Attraverso il sito “Spending Challenge” si possono inviare le proprie idee compilando un form on line. Le proposte migliori arriveranno all’esame dei singoli dipartimenti governativi, del Tesoro e dei Ministri. La fase dello “Spending Challange” riservata al settore pubblico si concluderà il 9 luglio e la consultazione sarà poi aperta a tutti. Una sintesi finale dei contributi selezionati sarà pubblicata entro la fine dell’anno.
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