Tagli alla sanità, la Regione mette mano al portafoglio

Repubblica, Bari
16 Luglio 2010
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Nessun nuovo taglio a ospedali e posti letto, nessun aumento delle tasse: sarà il portafoglio della Regione a coprire il deficit sanitario. Ieri il governo pugliese ha inviato a Roma la nuova bozza del piano di rientro, riveduta e corretta alla luce delle critiche dei funzionari ministeriali che avevano giudicato troppo leggeri gli interventi messi a punto dalla giunta Vendola. All’ap-pello mancavano 88 milioni per coprire il buco da 444 milioni di euro. Saranno reperiti, in extremis, tra le pieghe del bilancio regionale. Questa mattina l’assessore Michele Pelillo presenterà in prima commissione un pacchetto di emendamenti all’assestamento di bilancio in discussione. Il progetto ha ricevuto ieri l’avvallo politico del governatore Nichi Vendola e, se dovesse andare in porto, consentirebbe alla Puglia di non aumentare la pressione fiscale, così come richiesto dal ministero dell’Economia. «Siamo sulla strada giusta – anticipa Pelillo – non chiederemo sacrifici ai singoli assessorati, ma rinvieremo nel 2011 alcuni investimenti programmati quest’anno». La soluzione finanziaria dovrebbe permettere all’assessore alla Salute Tommaso Fiore di non integrare con nuovi tagli il già doloroso piano di rientro: «Allo stato attuale – ha spiegato – cambiano solo pochi dettagli rispetto al documento già presentato». Resta confermata la chiusura di 13 ospedali e la soppressione di circa 2.500 posti letti. Tra le misure introdotte c’è anche la reintroduzione del ticket sulle ricette farmaceutiche e il blocco delle assunzioni. Ma il centrodestra, con il capogruppo Pdl Rocco Palese, critica l’operazione: «Mentre i pugliesi sono costretti a subire una manovra lacrime e sangue, le Asl continuano ad essere centri di spesa fuori controllo finalizzati ad alimentare clientele di ogni genere». Anche la commissione speciale Sanità del Senato ha acceso i suoi riflettori sulla Puglia. «Nei prossimi giorni – anticipa Adriana Poli Bortone – sarà ascoltato il presidente Vendola, poi sarà la volta anche dell’ex governatore Fitto e del procuratore Laudati». Il focus sulla Puglia è stato aperto da una relazione del procuratore generale della Corte dei conti pugliese, Francesco Lorusso: «Non è emersa nessuna sostanziale novità tra la gestione di Fitto e quella di Vendola» ha commentato la senatrice di Io Sud.

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