La Serravalle è anche al centro dei problemi (contabili) del Comune di Milano. La holding stradale è partecipata al 18,6% da Palazzo Marino e al 52,9% dalla provincia di Milano, che in questi giorni avrebbero dovuto trovare un accordo per modificare lo statuto e consentire così ad un eventuale acquirente privato di entrare nel c.d.a. L’accordo sembra però destinato ad andare in fumo: Guido Podestà, presidente della provincia di Milano, e Giuliano Pisapia, sindaco di Milano, su questo passaggio non si sono trovati d’accordo. La provincia preferisce, a quanto sembra, mantenere il controllo pubblico, avendo la maggioranza delle azioni; il Comune, al contrario, vorrebbe trovare il modo per rendere la propria quota di minoranza più appetibile sul mercato.
Non un dettaglio da poco: se Palazzo Marino non riuscirà a vendere il suo 18,6%, il bilancio comunale del 2011 rischia di ritrovarsi con un rosso di 50 milioni nella parte corrente (nonostante l’aumento dell’addizionale Irpef e del biglietto del trasporto pubblico da poco approvati) e con uno sforamento del patto di stabilità per 400 milioni.
Tra i possibili acquirenti della Serravalle si parlava del fondo F2i di Vito Gamberale, che avrebbe già avviato i primi contatti con Bruno Tabacci, assessore al Bilancio di Milano. Tuttavia l’esclusione dei privati dalla rappresentanza nel c.d.a. rischia di affievolire l’interesse. In provincia per Serravalle si parla intanto di una possibile quotazione.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento