ANCI: “Contro l’inquinamento finanziare il trasporto pubblico”
“I sindaci, in qualità di rappresentanti delle comunità locali e di autorità sanitarie locali – continua Decaro – non possono da soli difendere la salute dei cittadini. Occorre un’azione coordinata tra Stato, Regioni e Comuni per la riduzione delle emissioni inquinanti. Attuare i piani regionali, così come previsto dalla legge, con azioni sia strutturali che temporanee nel settore del traffico, per i generatori di calore domestici a legna, per le combustioni all’aperto e per il contenimento delle emissioni di ammoniaca dalle attività agricole e zootecniche. E servono risorse per intervenire a livello infrastrutturale”.
Sul fronte del traffico, infatti, oltre agli inevitabili provvedimenti assunti dagli amministratori locali nel momento dell’emergenza, bisogna investire nel trasporto pubblico e nella mobilità ciclopedonale.
“Risulta necessario sostituire mezzi obsoleti – l’età media dei bus è purtroppo di 11,3 anni, più alta del 2004 quando la media era di 9,7 anni – e aumentarne la frequenza di passaggio con fondi destinati all’aumento delle corse – prosegue Decaro – investire di più per piste ciclabili e per il bike sharing. Occorre un mix di misure di restrizione rispetto all’uso dell’auto privata: zone a traffico limitato, aree pedonali e tariffazione della sosta, incentivi all’uso del mezzo collettivo. Così si riduce lo smog nelle grandi città”.
Smog: le azioni dei Comuni
I Comuni stanno lavorando alacremente in questo senso. La quota di spesa corrente che viene destinata al trasporto pubblico locale nei capoluoghi di Provincia è mediamente di 142 euro pro capite e in costante crescita. “Penso alle infrastrutture: ben 375 interventi del bando periferie, per una spesa complessiva di 643 milioni sono destinati a migliorare mobilità e ciclabilità. È grazie alla sensibilità dei sindaci se le piste ciclabili sono aumentate del 47% negli ultimi dieci anni. L’ANCI ha presentato studi e analisi, ed è in continua interlocuzione con il Ministero per l’Ambiente per dotarsi di un piano pluriennale e finanziato con risorse certe che consentano l’adozione di misure concrete e omogenee. Per conseguire nel medio periodo risultati effettivi di miglioramento della qualità dell’aria e delle condizioni di vita nelle aree urbane occorre infatti programmare interventi integrati e coerenti”.
Il decisivo tema della mobilità sostenibile sarà al centro della terza conferenza nazionale dal titolo “Muoversi a più dimensioni”, che si svolgerà giovedì 26 ottobre a Catania, nella sede del Comune, che organizza l’iniziativa in collaborazione con l’Associazione dei Comuni e con il Ministero dell’Ambiente.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento