Massimo Garavaglia, coordinatore della Commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni spiega che “sul lavoro agile diamo l’ok”, e aggiunge: “Noi in Lombardia abbiamo già iniziato, è molto interessante”, facendo riferimento all’opportunità contenuta nella direttiva di svolgere lavoro da casa o comunque fuori dall’ufficio.
Smart working: la direttiva del ministero della PA
Il ministro Madia annuncia di essere pronta a firmare la direttiva: “Ritengo che sia una sperimentazione importante nella Pubblica Amministrazione. I tempi per l’entrata in vigore sono immediati, visto appunto che si tratta di una direttiva che dovrà essere formalizzata solo da me, cosa che farò in tempi rapidissimi”.
Il ministro poi prosegue: “Noi abbiamo fissato la percentuale al 10% in ogni amministrazione, ovviamente è un valore facoltativo, nel senso che è il dipendente che deve farne richiesta, quindi se nessuno lo chiederà non ci sarà lavoro agile”.
Il lavoro agile sarà inoltre “oggetto di valutazione nell’ambito dei percorsi di misurazione della performance organizzativa e individuale all’interno delle amministrazioni pubbliche”. Nella direttiva è previsto che non ci saranno “penalizzazioni ai fini del riconoscimento di professionalità e della progressione di carriera”.
Consulta anche l’articolo Lavoro agile nella Pubblica Amministrazione: 3 punti fondamentali.
Le linee guida di supporto alle pubbliche amministrazioni
Alla direttiva saranno allegate le linee guida per aiutare le amministrazioni ad adeguarsi alle novità: telelavoro, smartworking, ma anche convenzioni con asili nido e scuole dell’infanzia e altri servizi di supporto alla genitorialità.
“Entro trenta giorni” dall’adozione della direttiva sul lavoro agile nella PA sarà costituito presso la presidenza del Consiglio dei ministri un gruppo di monitoraggio di durata biennale.
La cabina di regia sarà tenuta a:
– fornire supporto alle pubbliche amministrazioni destinatarie della direttiva nella fase di sperimentazione delle misure;
– monitorare e verificare l’attuazione;
– formulare eventuali proposte per la modifica o integrazione della direttiva.
>> Consulta la Pagina speciale dedicata alla RIFORMA MADIA.
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