Slitta ancora l’esame del Milleproroghe, se ne parla dopo l’elezione al Quirinale

Per il voto delle proposte di modifica e per entrare nel vivo dell’esame del provvedimento (che scade il 1 marzo) si dovrà però con molta probabilità aspettare l’elezione del presidente della Repubblica

27 Gennaio 2015
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Slitta ancora, come previsto, l’esame del dl Milleproroghe alla Camera. Venerdì scorso si doveva tenere una riunione delle commissioni Bilancio e Affari costituzionali di Montecitorio per lo speech degli emendamenti eventualmente riammessi (al momento ne sono stati cassati circa 450 su 1.083 depositati) e per gli emendamenti segnalati dai gruppi (si punta a ridurli a 500). 

Venerdì però la seduta delle commissioni è saltata ed era stata aggiornata a lunedì. Poi, però, è stato tutto rinviato a martedì, ovvero oggi, quando si dovrebbe quantomeno fissare il numero degli emendamenti segnalati. Un ufficio di presidenza stabilirà quindi i nuovi tempi di esame. 

Per il voto delle proposte di modifica e per entrare nel vivo dell’esame del provvedimento (che scade il 1 marzo) si dovrà però con molta probabilità aspettare l’elezione del presidente della Repubblica. Viene quindi rinviato tutto alla prossima settimana. Più si va avanti col tempo e più è chiaro che il testo, questa l’intenzione almeno di governo e maggioranza, verrà modificato solo in prima lettura alla Camera.

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