Sicurezza, è la volta buona

In arrivo un decreto-legge e un disegno di legge con nuove norme sulla sicurezza urbana, lotta alla criminalità organizzata, allontanamento dei cittadini comunitari. Lo ha annunciato il Ministro dell’interno Maroni a margine della Conferenza internazionale sulla sicurezza in corso a Tel Aviv

l 3 Novembre 2010
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Stretta sulla sicurezza, forse è la volta giusta. Dopo gli annunci delle scorse settimane e alcuni tentativi andati a vuoto, sembra proprio che adesso l’esecutivo stia tracciando la strada per il varo delle nuove misure. Sono pronti infatti un decreto legge e un disegno di legge con nuove norme sulla sicurezza urbana, lotta alla criminalità organizzata, allontanamento dei cittadini comunitari, come ha annunciato il Ministro dell’interno, Roberto Maroni, ieri, a margine della Conferenza internazionale sulla sicurezza in corso a Tel Aviv. “Il provvedimento – ha spiegato Maroni – è pronto e sarà presto approvato dal Consiglio dei Ministri”. Tra i punti del provvedimento, ha riferito il ministro, “c’è un adeguamento alla direttiva europea sulla libera circolazione che prevede la possibilità di rimpatriare chi non adempie entro 30 giorni all’ordine di allontanamento del questore”. Ora, ha spiegato Maroni, “è previsto l’arresto per il cittadino comunitario che non ha rispettato l’ordine di allontanamento del questore per imperativi motivi di sicurezza pubblica, ma è una sanzione inefficace che non viene mai eseguita. Noi – ha sottolineato – puntiamo così ad allontanare effettivamente chi non adempie all’ordine del questore”. Il ministro ha fatto sapere di aver inviato una lettera al commissario europeo Cecilia Malmstrom per illustrare il provvedimento. Le altre misure, ha proseguito Maroni, “riguardano la lotta alla criminalità organizzata, con il potenziamento dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati, nonché misure sulla sicurezza urbana messe a punto dopo due anni di ordinanze dei sindaci in materia”.
Per restare sulla problematica dell’immigrazione, va segnalata una interessante iniziativa: la Regione Liguria potrà utilizzare tre milioni di euro del Fondo sociale europeo per collocare 383 precari della scuola, tra insegnanti, amministrativi e tecnici (riconosciuti dal decreto 68 del 2010), che verranno impiegati in progetti di lavoro sui temi dell’integrazione degli immigrati, del rapporto scuola-extrascuola, dell’orientamento, del rafforzamento dei processi legati alle forme di alternanza scuola-lavoro. Lo ha annunciato, a margine della conferenza stampa di presentazione del Salone ABCD Orientamenti, l’assessore all’Istruzione della Regione Liguria, Sergio Rossetti. Rossetti ha spiegato come il progetto, presentato due mesi fa per impiegare i precari e sviluppare l’offerta formativa, sia andato a buon fine con circa 400 lavoratori che hanno dichiarato la loro disponibilità in tutta la Liguria. Il prossimo passaggio, è stato spiegato dall’assessore, riguarderà la direzione regionale scolastica che, insieme con le autonomie scolastiche, dovrà predisporre un progetto complessivo strettamente legato all’accordo Regione Liguria-Miur per la realizzazione di attività a carattere straordinario per innalzare la qualità dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche autonome. “La disponibilità ricevuta – ha sottolineato Rossetti – conferma anche una forte sinergia fra le scuole, i comuni e i territori per avviare una iniziativa che viene incontro ai precari per migliorare i progetti formativi sotto il profilo della quantità e della qualità. Sotto il profilo politico, è un sostegno al mondo della scuola che vive una fase difficilissima per la riduzione del personale non insegnante e docente e segna un aumentano dei ragazzi nelle aule”. “Credo – ha concluso Rossetti – che poter offrire a un precario un lavoro non fine a se stesso ma a sostegno dell’attività formativa scolastica risponda alle emergenze del momento”.

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