Giovedì in Consiglio dei Ministri il Ministro degli interni, Roberto Maroni, presenterà un decreto-legge per reintrodurre l’espulsione diretta degli immigrati clandestini, oltre che un decreto-legge sulla sicurezza urbana per ripristinare il potere di ordinanza dei sindaci. Lo ha affermato lo stesso capo del Viminale nel corso di un incontro in Prefettura a Milano. “Presenterò un decreto-legge sulla sicurezza urbana – ha spiegato Maroni – per ovviare al problema della sentenza della Corte costituzionale” che ha bocciato il potere di ordinanza dei sindaci. Secondo Maroni questa è una “censura più di metodo che di merito e quindi facilmente superabile con lo strumento legislativo”. Il ministro ha detto che nell’ambito dello stesso dl proporrà anche un “aggiornamento sulle norme per la polizia locale che sono ferme agli anni ’70”. Maroni ha anche annunciato che proporrà un provvedimento “urgente sul tema dell’immigrazione”. “Anche qui – ha detto – c’è stato un intervento della Corte di giustizia europea che ha creato un po’ di confusione rendendo di fatto impossibile l’espulsione diretta dei clandestini. È una norma che voglio reintrodurre assolutamente perché è l’unico rimedio per contrastare in modo efficace l’immigrazione clandestina”.
In merito alle emergenze di questi giorni, il ministro ha dichiarato di non sottovalutare “le minacce di Gheddafi, ma non mi pare che possano entrare nell’ambito terroristico”. Secondo Maroni le minacce del leader libico si possono tradurre solo con “aumenti dei flussi migratori”. “Al primo attacco da parte delle forze italiane in Libia – ha rilevato – sono arrivati 3.500 immigrati, mentre nei dieci giorni precedenti di conflitto non era giunto alcun immigrato” libico.
Nel frattempo si è riunito ieri presso la Scuola superiore di polizia a Roma, il Tavolo settoriale del PON Sicurezza, presieduto dall’Autorità di Gestione, prefetto Nicola Izzo, e al quale hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni sindacali e di categoria e del terzo settore. Presenti anche i responsabili dei 3 Assi e degli Obiettivi Operativi del PON. L’Autorità di Gestione, si legge in una nota, ha illustrato lo stato di avanzamento del Programma, che è gestito dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della pubblica sicurezza e cofinanziato dalla Unione europea. Dei 189 progetti approvati, 66 sono a carattere di sistema e 123 a carattere territoriale. In particolare, l’Autorità di Gestione ha richiamato l’attenzione su alcune iniziative significative in corso. Sul riutilizzo di beni confiscati, per esempio, sono 42 i progetti approvati, mentre quelli relativi alla costituzione di Centri Polifunzionali destinati ad immigrati extracomunitari regolari sono 34. Il prefetto Izzo ha anche illustrato il progetto “Io Gioco LeGale” che prevede la realizzazione di 100 impianti sportivi nelle 4 regioni Obiettivo Convergenza. I dati complessivi sul Programma, hanno evidenziato il buon andamento dell’Asse I, ma anche una netta crescita dei progetti approvati nell’ambito dell’Asse II, grazie all’attivazione di laboratori tecnici presso le Prefetture, diretti a sostenere gli enti locali nella stesura e nella presentazione dei progetti. Tuttavia, è stata ribadita la necessità di un maggiore impegno degli enti locali per garantire la realizzazione dei progetti dopo aver ottenuto l’approvazione e il finanziamento degli stessi.
Sicurezza, arrivano misure urgenti
Giovedì in Consiglio dei Ministri Maroni presenta due decreti-legge: uno per reintrodurre l’espulsione diretta degli immigrati clandestini e uno sulla sicurezza urbana, per ripristinare il potere di ordinanza dei sindaci
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