Sì all’accesso ad esposti da cui scaturiscono attività di controllo

L’attività di controllo svolta da una PA a seguito di un esposto dà titolo al cittadino interessato ad ottenere copia integrale dell’esposto medesimo

3 Novembre 2017
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di SALVIO BIANCARDI

L’attività di controllo svolta da una Pubblica Amministrazione a seguito di un esposto dà titolo al cittadino interessato ad ottenere copia integrale dell’esposto medesimo. È quanto si ricava dalla pronuncia del TAR Toscana, sez. I, sentenza 898/2017.
Nel caso esaminato, una Società era venuta a conoscenza di almeno due esposti inviati ad un Comune da soggetti privati e aventi ad oggetto fatti e contestazioni riguardanti la propria attività.
Venivano perciò presentate al Comune due distinte richieste di accesso agli atti, al fine di prendere visione ed ottenere copia di detti documenti onde, eventualmente, esercitare il proprio diritto alla interlocuzione.
L’amministrazione riscontrava negativamente le suddette istanze di accesso, in quanto i sottoscrittori degli esposti, previamente informati, avevano espresso la propria opposizione e tale diniego veniva condiviso nella motivazione del provvedimento giacché “il diritto di accesso si limita agli eventuali verbali di accertamento conseguenti alle attività ispettive la cui titolarità già appartiene alla P.A. e non agli esposti – denunce, anche per l’evidente esigenza di tutela della riservatezza dei soggetti interessati”.
Avverso tali atti insorgeva la Società chiedendone l’annullamento, oltre all’accertamento del proprio diritto di prendere visione ed estrarre copia integrale della documentazione richiesta con la consequenziale condanna del Comune all’ostensione dei documenti.

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