Semplificazioni fiscali al via

Nel decreto-legge varato dal Governo anche lo sblocco dei tributi locali e l’alleggerimento dell’Imu sulle case all’estero. E l’Imu sui beni della Chiesa finisce in un emendamento al d.l. liberalizzazioni

27 Febbraio 2012
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Per le case all’estero l’Imu non è dovuta se il suo importo calcolato non supera i 200 euro. Sbloccata la possibilità per i sindaci di aumentare aliquote e tariffe dei tributi locali. Super rateizzazione dei debiti fiscali. Sono solo alcune delle misure contenute nel decreto-legge in materia di semplificazioni fiscali approvato venerdì scorso in tarda serata dal Consiglio dei Ministri. Sull’Imu per gli immobili degli enti no profit e della Chiesa non rientranti nell’ambito delle attività non commerciali, e quindi tenuti al pagamento del nuovo tributo, l’esecutivo ha invece deciso di presentare un emendamento al decreto-legge n. 1 del 2012 in materia di liberalizzazioni, che è all’esame della Commissione industria del Senato. L’emendamento prevede che l’esenzione dal tributo scatti solo per la porzione dell’immobile in cui non si svolge attività commerciale o di servizi, il tutto comunque solo a partire dal 2013. Dunque, non pagheranno più l’Imu solo le attività della Chiesa esclusivamente no profit. Per quanto riguarda invece l’Imu sulle case all’estero, “per valore dell’immobile, ai fini dell’imposta, si assume non più solo il valore di mercato ma quello utilizzato nel Paese estero per le imposte patrimoniali o sui trasferimenti”. Inoltre per gli italiani che lavorano all’estero per lo Stato (es. diplomatici) si prevede la riduzione dell’aliquota di 0,4 punti percentuali (ma solo per il periodo in cui si lavora all’estero). Viene anche riconosciuta la detrazione (200 euro) se l’immobile è adibito ad abitazione principale. Vediamo in sintesi le altre novità del pacchetto fiscale di più stretto interesse per le amministrazioni locali.

LISTE SELETTIVE EVASORI. Conterranno i nominativi dei contribuenti che sono stati “ripetutamente” colti in fallo nella emissione di scontrini o ricevute. I controllori potranno attingere da queste liste i nominativi per nuovi accertamenti.

VIA I MINI-DEBITI. Nessuna iscrizione a ruolo per quelli inferiori ai 30 euro.

RATE FLESSIBILI ANTI-CRISI. Per la rateizzazione dei debiti si potrà optare, invece di rate costanti, per rate variabili di importo crescente.

LIMITE A PIGNORAMENTI PER STIPENDI. Si potrà arrivare al massimo ad un decimo per importi fino a 2.000 euro e a un settimo per importi da 2.000 a 5.000 euro.

TORNA L’ELENCO CLIENTI-FORNITORI. Di fatto sostituirà lo ‘spesometro’ e consentirà un controllo fiscale su tutti i rapporti che intercorrono tra il contribuente e terzi.

BLITZ ANCHE IN LOCALI ONLUS. Per contrastare l’evasione dell’Iva potranno essere fatte ispezioni anche nei centri di queste organizzazione dove si svolgono attività commerciali o di servizio.

5 X MILLE, PORTA APERTA AI RITARDATARI. Anche se scade il termine saranno inclusi nella lista, per accedere ai contributi, i contribuenti che hanno tutti i requisiti.

CHIUSURA D’UFFICIO PARTITE IVA INATTIVE. Ci penserà l’Agenzia delle Entrate quando registrerà che non sono stati effettuati movimenti.

PARTITE IVA, VETRINA ON LINE. Chiunque potrà consultare tutti i dati.

GIOCHI, ISPETTORI-SCOMMETTITORI. Arriva un fondo da 100.000 euro l’anno per le giocate degli ispettori dei Monopoli. Ma saranno possibili solo nelle operazioni messe in campo per scovare i giochi illegali e l’evasione nel settore.

RINCARA MULTA PER FUGHE CAPITALI. La sanzione passa dal 5 al 30% della maggiore valuta esportabile.

VIA DOMICILIO FISCALE. Non sarà più richiesto negli atti destinati all’amministrazione finanziaria.

LEGGE-MANCIA. Il Ministero dell’economia, d’intesa con il Ministero degli interni, dovrà vigilare sul corretto utilizzo dei micro finanziamenti. Previsti anche controlli da parte della Corte dei conti.

TARES. Il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi è corrisposto, per le unità immobiliari a destinazione ordinaria, sulla base dell’80% della superficie catastale.

CONTRATTI PUBBLICI. Il contribuente ammesso a reateizzazione del debito tributario è considerato a tutti gli effetti adempiente e saranno gli uffici finanziari a rilasciare le apposite certificazioni per partecipare a gare di affidamento di concessioni e di appalti.

RIDUZIONE TASSE. Salta il fondo in cui convogliare i proventi della lotta all’evasione da destinare alla riduzione delle tasse.

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