Colao ha proseguito facendo riferimento all’importanza dell’iniziativa nell’ottica della semplificazione: “Sentiamo dire tutti i giorni dire che fare qualcosa è complicato, col Decreto Semplificazione cerchiamo di dare certezza dei tempi, risposte sicure, ma anche interoperabilità delle banche dati. In una parola, semplificazione vuol dire rendere il Paese più facile per imprese e i cittadini”. Secondo il ministro, sono due le ragioni che impediscono il rilancio amministrativo del Paese, “primo, una cultura formalistica fatta di controlli ex ante anziché ex post. Meglio dare più soldi a polizia e carabinieri per controllare chi sgarra che rallentare tutto. Questo è l’altro problema: la lentezza”. Colao ha concluso facendo riferimento ai prossimi passi del percorso di attuazione del Cloud: “Abbiamo avuto delle interazioni con diverse aziende italiane di eccellenza e anche manifestazioni di interesse da parte di internazionali, stiamo partendo in queste ore, io spero di ricevere qualche manifestazione d’interesse entro fine giugno per poter partire con delle valutazioni e potenzialmente nel 2022 avere questa struttura operativa”.
Semplificazione, prossimo al varo un Cloud unico per la PA
Il ministro per l’Innovazione: “Accesso alle migliori tecnologie internazionali”
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