SCIA 2, l’’ok al decreto: edilizia libera al centro

Il secondo e complementare atto del riordino e semplificazione della “Segnalazione certificata di inizio attività”

25 Novembre 2016
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Nel densissimo Consiglio dei ministri di ieri è giunto tra gli altri l’ok definitivo del Governo al decreto legislativo c.d. “SCIA 2”, ovverosia il secondo e complementare atto del riordino e semplificazione della “Segnalazione certificata di inizio attività” (attività soggette alla regolamentazione pubblica, ma per cui basta un’auto-certificazione che attesti i requisiti di legge o regolamento). Tramite il fresco decreto viene chiarita meglio la casistica, e sono definite norme uniche nazionali, al fine di diffondere ancora di più lo strumento.

Nel corso del Cdm sono stati acquisiti i pareri parlamentari e si è tenuto conto delle indicazioni del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata.
Nel decreto approvato ieri è presente un elenco dettagliato di tutte le attività soggette ad assenso pubblico in materia di: commercio (su aree private, su aree pubbliche, alimenti e bevande, strutture ricettive), edilizia privata (dalle manutenzioni ai grandi interventi), ambiente (Via). La tabella è il cuore del provvedimento e indica, per ogni attività, qualora sia libera, la necessari età di una comunicazione, una SCIA, un provvedimento espresso o la possibilità del silenzio-assenso.
Nei prossimi giorni sulle pagine della Gazzetta degli Enti Locali diversi focus sul decreto grazie al contributo dei nostri esperti in materia di edilizia ed ambiente.

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