Il governo promuove il piano di rientro dal deficit sanitario presentato dal governatore Stefano Caldoro e sblocca poco più di un miliardo per far rifiatare Asl e ospedali della Campania. Si tratta di fondi congelati dal 2007, in attesa di una verifica positiva che è arrivata ieri al tavolo tecnico congiunto di Economia e Salute. «È un ottimo risultato, il sistema sta rispondendo – ha spiegato il governatore campano -, c’è una nuova consapevolezza e responsabilità che va consolidata». La regione incasserà subito un miliardo e 21 milioni, il 60% dell’accantonamento totale (1,7 miliardi): un ulteriore 20% (circa 340 milioni) sarà erogato, dopo nuove verifiche su ulteriori adempimenti, entro dicembre 2010. A seguire un ulteriore tranche del 10% entro febbraio e, a saldo, ancora un 10% entro aprile se saranno completati tutti i passaggi previsti. Restano per ora in sospeso i fondi Fas (300 milioni) e il blocco del turn over, mentre è confermato anche l’aumento delle aliquote Irpef (+30%) e Irap (+15%). «È una giornata storica per i cittadini e l’amministrazione regionale – ha sottolineato il senatore Pdl Raffaele Calabrò, che lavora su incarico di Caldoro sul fronte caldo della sanità campana -, segna concretamente un nuovo inizio e la possibilità di un ritorno alla normalità per la Campania, a soli cinque mesi dall’insediamento della giunta Caldoro». Dopo la riorganizzazione ospedaliera e una raffica di ticket, ora la regione è pronta a licenziare anche il nuovo piano sanitario.
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