Dei 791 milioni che andranno a saldare le passività verso 3.181 fornitori, 557,8 milioni fanno riferimento a Roma capitale in senso stretto (2.051 fornitori), gli altri riguardano le società partecipate o controllate, soprattutto Acea (energia e acqua), Atac (trasporto pubblico), Ama (igiene urbana). I pagamenti sono partiti già da ieri, e seguono l’ordine cronologico della maturazione del debito. Le aziende non devono compilare nessuna domanda, visto che sono già in contatto con la Ragioneria. Solo le aziende che hanno in corso contenziosi dovranno decidere se abbandonare il ricorso, e ottenere il pagamento, oppure proseguire la via giudiziaria.
Nel dettaglio dei 557,8 milioni che fanno riferimento a Roma capitale, 335,9 milioni sono per spese correnti, il resto per investimenti. Il 74% del totale dei 2.051 fornitori riguarda piccole e medie aziende con una credito medio di 199.776 euro. I principali settori interessati riguardano infrastrutture per la mobilità (34,2%), altre spese come utenze e notifiche (31,8%), seguono poi trasporti e viabilità (13,5%) e sociale (8,8%). Le risorse necessarie ad assicurare i pagamenti arrivano da quattro flussi: la liquidità di Roma capitale sbloccata dall’intervento del decreto sul patto di stabilità; i crediti che Roma capitale vanta verso la Regione Lazio (pari a quasi un miliardo); richieste di anticipazione di liquidità già autorizzata dalla Cassa depositi e prestiti; 350 milioni di liquidità provenienti dalla gestione commissariale (istituita nel 2008 per smaltire il moloch dei debiti accumulati prima di quell’anno). «Si tratta di una disponibilità per 1.670 milioni. Per questo riteniamo che Roma capitale possa estinguere il debito in 60 giorni. Ma per essere prudenti abbiamo parlato di 90 giorni», spiega Andrea Augello, senatore Pdl (e forse il consigliere economico più ascoltato da Alemanno). «Con questa manovra – ha aggiunto – si elimineranno circa 45 milioni di euro di interessi passivi di cui le imprese si fanno carico per effetto dei ritardati pagamenti. Inoltre ci sarà un recupero di risorse da parte del sistema bancario per i crediti in anticipazione con conseguente allentamento della stretta sul credito».
«Unindustria – ha commentato il presidente Maurizio Stirpe – prende atto che finalmente Roma capitale potrà stanziare 791 milioni per far fronte al pagamento dei crediti che le imprese aspettano da troppo tempo. Ovviamente Unindustria monitorerà con molta attenzione che questo importante impegno a breve termine preso dal Sindaco di Roma capitale venga onorato nei tempi previsti e che, come annunciato, alle Pmi siano effettivamente destinate gran parte di queste risorse».
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