Le antenne radio-tv si spostano fuori dal centro abitato. Anche se per il momento ad essere interessate dal trasferimento non sono tutte le emittenti, il provvedimento adottato dall’amministrazione comunale è il primo passo di una piccola rivoluzione. Il Comune ha infatti autorizzato la realizzazione di due tralicci, alti rispettivamente di 100 e 65 metri, per avviare l’eliminazione degli impianti di trasmissione dal centro abitato. Il provvedimento, che punta soprattutto a tutelare la salute pubblica, prende le mosse dal regolamento della Regione Puglia numero 14 del 2006, che prescrive le misure da adottare per limitare l’e-sposizione a campi elettromagnetici prodotti da antenne di radiotelevisive e di telefonia cellulare, e dal successivo regolamento co-munale. «È un risultato importantissimo – spiega l’assessore all’Urbanistica, Elio Sannicandro – Nel giro di qualche mese scompariranno dal centro abitato numerose antenne radiotelevisive, le cui emissioni elettromagnetiche possono arrecare danni alla salute». Con le emittenti interessate l’amministrazione comunale ha raggiunto un accordo. «Hanno aderito alla nostra richiesta – dice Sannicandro – perché per legge nelle attuali sedi non possono aumentare la potenza di trasmissione. Trasferendosi fuori dal centro abitato, invece, potranno dotarsi di impianti più efficienti». I due tralicci saranno costruiti rispettivamente in strada San Giorgio Martire, nella zona Asi, e in strada Santa Teresa, nei pressi del depuratore di Japigia, a circa due chilometri di distanza dal centro abitato. Il primo, alto 65 metri, ospiterà le antenne di Telebari e Radiobari. Il secondo, che raggiungerà i cento metri di altezza, accoglierà gli apparati di trasmissione di piccole e medie dimensioni, che attualmente si trovano in via Camillo Rosalba, piazza Moro, piazza Luigi di Savoia e via Fanelli. Questo secondo traliccio ospiterà gli impianti di Radio Capital, Radio Company, Radio Cuore, Ciccio Riccio, Radio Blu, Radio Kiss Kiss, Radio Tau, Radio Puglia, Radio Studio 105, Radio Radicale, Teleradio Buonconsiglio, Radio Mater, Rete Selene, Radio Latte e Miele, Radio 24, Radio Italia Network, Radio Deejay. «In questo modo – insiste l’assessore Sannicandro – raggiungeremo in breve tempo almeno due obiettivi. Il primo è quello di ridurre le emissioni di onde elettromagnetiche nel centro abitato. Il secondo, non meno importante, quello di far scendere l’impatto visivo creato dai tralicci. Con il trasferimento in periferia, le emittenti potranno scegliere le migliore soluzioni tecnologiche. L’ammi-nistrazione comunale, dal canto suo, potrà invece proseguire nell’azione di risanamento urbanistico, sanitario ed estetico della città». Chiusa la partita delle emittenti radiotelevisive, si potrebbe passare agli impianti di telefonia, pure contemplati nei regolamenti messi a punto da Regione prima e Comune poi. «Questi ultimi – osserva Sannicandro – hanno una frequenza di trasmissione decisamente più bassa di quelle delle radiotelevisioni, con un possibile impatto sulla salute pari a zero. Ce ne occuperemo in seguito».
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