Riforma p.a., arriva il Freedom of information act italiano

La commissione Affari costituzionali alla Camera che ha approvato un emendamento al d.d.l. delega p.a. per cui si potrà accedere agli archivi della pubblica amministrazione con una maggiore libertà e facilità, anche tramite Internet

1 Luglio 2015
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Sarà introdotto, anche in Italia, il Freedom of information act (il cosiddetto Foia). Lo ha deciso la commissione Affari costituzionali alla Camera che ha approvato un emendamento al d.d.l. delega p.a., dei deputati Pd, Paolo CoppolaAnna Ascani

La modifica, annunciata dal Ministro Marianna Madia, apre a “chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti” l’accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, “nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati”. Dunque si potrà accedere agli archivi della pubblica amministrazione con una maggiore libertà e facilità, anche tramite Internet. Nel futuro d.lgs., il governo dovrà favorire “forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche”. 

Faranno però da paletti le norme sulla tutela della privacy. Il Foia (tradotto “atto per la libertà di informazione”) è una legge sulla libertà di informazione nata negli Stati Uniti nel 1966 e che più volte è stata annunciata anche nel nostro Paese.

(Fonte: Public Policy) 

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