“Siamo d’accordo sul superamento del bicameralismo così come si è configurato fin qui, a condizione che l’Assemblea delle autonomie locali sia rappresentativa tanto delle regioni quanto dei comuni”. Lo ha ribadito il presidente dell’Anci, Piero Fassino, al termine dell’audizione che l’Anci ha svolto ieri in Commissione affari costituzionali del Senato, dove è all’esame il d.d.l. costituzionale sul superamento del bicameralismo perfetto e la revisione del titolo V della Carta (vedi documento presentato).
“Per la storia e per la cultura italiana i poteri locali sono le regioni ma anche i comuni, quindi l’assemblea che dovrà affiancare la Camera con competenze legislative – ha proseguito – deve essere rappresentativa di entrambe gli enti”.
Il presidente Anci si dice molto favorevole “alla proposta che ha avanzato il governo di un Senato eletto in secondo grado. Anche se – sottolinea – siamo naturalmente aperti ad altre soluzioni”. Tutto però “a patto che la composizione del Senato delle autonomie sia rappresentativo degli amministratori di comuni e regioni”.
Da Fassino anche un accenno al percorso che dovrà portare, entro il prossimo gennaio, all’istituzione delle città metropolitane previste dalla legge Delrio del 7 aprile scorso. “Questo provvedimento offre ad ogni città metropolitana, attraverso l’adozione del proprio statuto, gli spazi ed i modi per definire con maggiore precisione titolarità, competenze e funzioni”, conclude il leader dei sindaci.
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