Riforma del catasto, un passaggio necessario

ANCI Lombardia: fondamentali sia l’invarianza fiscale che il pieno coinvolgimento dei Comuni

29 Maggio 2017
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Mediante comunicato emesso lo scorso 25 maggio 2017 ANCI Lombardia rende noto che la riforma del catasto si configura come necessaria e strategica: tuttavia, per essere efficace deve essere condotta seguendo il principio ineludibile dell’invarianza fiscale e del pieno coinvolgimento dei Comuni.
Lo ha affermato il sindaco di Ascoli Piceno e presidente IFEL con delega ANCI alla finanza locale, Guido Castelli, al termine dell’audizione alla Camera dove ANCI è stata ascoltata in merito al processo di revisione del catasto immobiliare.

Riforma catasto: i passaggi fondamentali

“Una riforma – ha spiegato Castelli – che contribuisce alla modernizzazione del Paese eliminando quei disallineamenti che sul piano fiscale causano iniquità tra città e città e molto spesso all’interno delle città stesse. Risulta evidente – ha proseguito il sindaco di Ascoli – che l’aspetto centrale di questa riforma deve essere quello dell’invarianza fiscale, affinché il cittadino possa percepire la riforma non come un aumento surrettizio della pressione fiscale sul patrimonio immobiliare, bensì come uno strumento efficace di rilevazione e registrazione dei dati sulle abitazioni; abbiamo tutti i mezzi tecnologici per sviluppare un lavoro ben fatto e in tempi relativamente rapidi”.
Per far questo tuttavia, secondo il delegato ANCI “occorre un coinvolgimento profondo dei Comuni che devono affiancarsi all’Agenzia delle Entrate. Al tempo stesso dovremo tendere ad una riforma del catasto dinamica e quindi suscettibile di continui aggiornamenti, al fine di evitare che le iniquità possano riproporsi con il passare del tempo. Non è accettabile – ha rimarcato a tal proposito il presidente Ifel – che un appartamento nel centro di Roma abbia ancora un valore catastale più basso di una casa in periferia”.

Partecipazione di Comuni ed Enti locali

Un ulteriore tema è quello della conoscenza. “In Italia – ha ricordato Castelli – non abbiamo ancora un quadro adeguato del nostro patrimonio immobiliare il che complica ulteriormente il processo di riforma”. A tutte queste osservazioni, consegnate ai commissari tramite un documento dettagliato, il sindaco di Ascoli ha aggiunto infine un’altra richiesta che l’Associazione sollecita da tempo ovvero quella di una riforma generale della finanza locale. “Tutte queste criticità, iniquità e disallineamenti  – ha detto – influiscono inevitabilmente sul sistema di fiscalità locale che deve essere rivisitato e migliorato. E’ questo un aspetto fondamentale da perseguire non calandolo dall’alto ma attraverso la condivisione e la partecipazione di Comuni ed Enti locali”, ha concluso il delegato ANCI.

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