Le novità principali
In considerazione della fase di emergenza, la norma consente alle amministrazioni di bandire i concorsi prevedendo una sola prova scritta, mentre la prova orale diviene facoltativa. Sarà inoltre obbligatorio approntare i necessari strumenti informatici e digitali funzionali tanto all’organizzazione quanto all’effettiva attuazione delle procedure, mentre è rimessa alla discrezionalità degli enti la possibilità di svolgere la prova orale in videoconferenza. Dev’essere ad ogni modo garantita la pubblicità, la corretta identificazione dei partecipanti e il rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Ha suscitato qualche perplessità l’attivazione di una fase di preselezione incentrata sulla cernita dei titoli legalmente conosciuti, nonché sull’eventuale esperienza professionale accumulata, in quanto potrebbe rivelarsi una condizione ostativa al reclutamento dei candidati più giovani. Le PA potranno avvalersi di più sedi atte ad ospitare le procedure concorsuali, come sancito tra l’altro dall’art. 247 del Decreto Rilancio.
Le Linee guida
Le prove in presenza saranno ammesse a partire dal 3 maggio, secondo le modalità individuate nelle Linee Guida del Comitato tecnico scientifico: l’esame non potrà durare più di un’ora, candidati e personale dovranno effettuare il tampone nelle 48 ore precedenti e sarà inoltre obbligatorio indossare la mascherina. Si raccomanda di instaurare un efficace rapporto di collaborazione con la protezione civile regionale e nazionale per garantire lo svolgimento delle prove nelle condizioni di massima sicurezza. La norma contempla anche l’eventuale suddivisione delle commissioni esaminatrici in sottocommissioni, per le quali dovranno essere nominati componenti, segretari e nuovi presidenti.
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