L’obiettivo, sensibilizzare i cittadini ai milioni di tonnellate di rifiuti che finiscono ogni anno in strade, oceani, spiagge, foreste e aree naturali, e far capire l’entità del problema incoraggiando le persone a modificare i propri comportamenti.
Spesso le persone comuni restano sorprese davanti a quanti rifiuti sono prodotti e scaricati illegalmente nell’area dove vivono, così come di fronte al valore economico del riciclo dei rifiuti che, oltre a ridurre l’impatto ambientale, crea opportunità economiche e posti di lavoro. “In Europa i movimenti civici per la pulizia delle città sono sempre più numerosi e vogliamo renderli partecipi di un evento di portata europea”, ha spiegato il commissario Ue all’ambiente Janez Potocnik, ricordando la creazione di una rete di punti di contatto nazionali in 21 paesi per informare i cittadini su quel che succede nei loro quartieri e come possono partecipare in prima persona. “È un’iniziativa pratica, quindi infiliamoci guanti e stivali – ha esortato il commissario – Tutti vogliamo vivere in un quartiere pulito e dunque ripuliamo insieme l’Europa”.
Bruxelles promuove infatti l’iniziativa coordinata dall’Associazione europea delle città e regioni per il riciclaggio e la gestione sostenibile delle risorse, ma le azioni sono gestite dai cittadini, in molti casi organizzate o coordinate con la partecipazione di enti locali, ong, imprese e scuole. In Italia, l’associazione coordinatrice è Aica, e tutte le informazioni per partecipare sono disponibili sul sito www.envi.info/lets-clean-up-europe e sulla pagina Facebookwww.facebook.com/ENVI.INFO.
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