Riconoscimento facciale tramite telecamere: il Garante Privacy apre un’istruttoria

Inviata una richiesta di informazioni a Roma Capitale in merito al nuovo progetto di videosorveglianza nella metropolitana

10 Maggio 2024
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Il tema del riconoscimento facciale, attraverso i sistemi di videosorveglianza, è al centro di un’istruttoria del Garante per la protezione dei dati personali (Garante Privacy). Nello specifico, l’Autorità ha inviato una richiesta di informazioni a Roma Capitale su un progetto di videosorveglianza nelle stazioni della metropolitana. Secondo alcune notizie stampa, in vista del prossimo Giubileo, l’Amministrazione prevede di installare telecamere con riconoscimento facciale, “in grado di verificare azioni scomposte” all’interno dei vagoni e sulle banchine da parte di chi in passato si è reso protagonista “di atti non conformi”.

Le richieste del Garante Privacy

Il Garante ha dunque invitato l’amministrazione a rispondere, entro 15 giorni, alle richieste fornendo, tra l’altro, “una descrizione tecnica delle funzionalità di riconoscimento facciale, la finalità e la base giuridica di tale trattamento di dati biometrici e una copia della valutazione d’impatto sulla protezione dei dati”.

La moratoria

L’Autorità rammenta che fino al 2025 vige una moratoria sull’installazione di impianti di videosorveglianza con sistemi di riconoscimento facciale attraverso l’uso di dati biometrici, in luoghi pubblici o aperti al pubblico, da parte delle autorità pubbliche o di soggetti privati. Tale trattamento è consentito solo all’autorità giudiziaria, nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali, e alle autorità pubbliche, a fini di prevenzione e repressione dei reati, e comunque previo parere favorevole del Garante Privacy.

>> IL COMUNICATO INTEGRALE DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI.

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