Riciclaggio dell’umido: renderlo obbligatorio dappertutto in Europa

l 20 Luglio 2010
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Che cosa fate dei vostri rifiuti organici? Il Parlamento europeo la settimana scorsa ha lanciato una serie di proposte per riciclare i milioni di tonnellate di avanzi, scarti e residui della cucina e del giardino, e ricavarne benefici economici e ambientali. Separazione, compostaggio, e regole uniformi fra i vari paesi UE: questo domandano i parlamentari, in risposta al Libro Verde della Commissione europea.

Che cosa sono i rifiuti organici?
Per rifiuti organici, si intendono quei rifiuti biodegradabili, come l’erba e le piante, e gli avanzi di cibo di case, ristoranti e negozi. Non sono inclusi invece i residui agricoli, i concimi, le acque di scarico, i tessili, la carta e il legno.

Che cosa se ne può fare?
Oggi come oggi gran parte dei rifiuti organici vengono bruciati o finiscono nelle discariche, ma la situazione è molto diversa da paese a paese. In media in Europa il 40% finisce in discarica, ma, per esempio in Polonia, la cifra si eleva al 90%.
Solo in alcuni paesi europei, fra cui molti comuni del nord d’Italia, ma anche la Svezia, le Fiandre, la Catalogna, l’Austria, la Danimarca e i Paesi Bassi, l’organico si raccoglie separatamente. I paesi in cui il compostaggio è più diffuso sono la Germania e l’Austria, mentre Svezia e Danimarca hanno optato per l’incenerimento.
Come impatto ambientale, le discariche sono il peggio, mentre il riciclaggio, il compostaggio e l’incenerimento sono tutte sono soluzioni valide.

Le proposte del Parlamento
L’Aula, approvando la risoluzione di José Manuel Fernandes, portoghese del PPE, chiede che dappertutto in Europa si applichi la raccolta separata dell’umido, a meno che non ci siano ragioni di forza maggiore.
La risoluzione contiene varie proposte su come aumentare il riciclaggio, fra cui la classificazione di tutte le possibilità di compostaggio ricavato dai rifiuti, e anche campagne di educazione mirate. I deputati ritengono che serva una Direttiva europea in materia, da presentare entro la fine dell’anno.

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