Ecco la scansione del ragionamento dei giudici del TAR Marche riassunta per punti:
- La proprietaria ha acquistato un immobile in zona agricola e ha richiesto al Comune una concessione edilizia per ristrutturarlo e destinarlo a residenza.
- Il Comune ha rilasciato la concessione senza richiedere il pagamento degli oneri concessori.
- Successivamente, la proprietaria ha venduto l’immobile senza considerare tali oneri.
- Il Comune ha, conseguentemente, richiesto il pagamento degli oneri concessori, sostenendo di aver concesso erroneamente la gratuità del titolo edilizio.
- Il TAR Marche ha stabilito che la richiesta del Comune è legittima e che può rideterminare l’importo degli oneri concessori.
- I giudici hanno inoltre sottolineato che la trasformazione di un fabbricato rurale in casa di civile abitazione comporta una modifica della destinazione d’uso.
- La proprietaria aveva ottenuto una concessione edilizia gratuita per la ristrutturazione, ma il Comune ritiene di aver commesso un errore e chiede il pagamento degli oneri concessori.
- I giudici stabiliscono che la richiesta del Comune è legittima e che può essere rideterminato l’importo del contributo concessorio.
>> CONSULTA IL TESTO DELLA SENTENZA DEL TAR MARCHE (SEZ. I), 19 FEBBRAIO 2024, n. 151.
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