Le disposizioni contenute nel nuovo Regolamento europeo per la protezione dei dati personali (Regolamento (UE) 679/2016) impongono alle Pubbliche Amministrazioni di assicurare, entro il 25 maggio 2018, l’applicazione tassativa della normativa europea sul trattamento dei dati, la cui responsabilità ultima cade sul titolare del trattamento, figura che negli Enti locali è ricoperta dal Sindaco.
È in corso di approvazione in questi giorni un decreto legislativo di adeguamento dell’ordinamenti nazionale alle disposizioni contenute nel Regolamento (qui il link al Dossier del Servizio Studi di Camera e Senato sullo schema di provvedimento), che comunque sono destinate ad operare nell’ordinamento nazionale, anche a prescindere da una normativa nazionale di adeguamento.
La Gazzetta degli Enti locali ha raccolto in un’apposita sezione i materiali che sono stati di recente pubblicati sulla rivista. Ha poi pubblicato alcune clip video nelle quali sono trattati i tempi principali relativi al nuovo Regolamento europeo.
Quali sono le priorità per gli Enti locali?
Nel mese di gennaio l’ANCI ha pubblicato un quaderno operativo per agevolare gli Enti locali all’attuazione delle nuove disposizioni negli enti locali, indicando tra i principali passi da compiere prima del definitivo recepimento delle nuove norme le seguenti attività:
- nomina della nuova figura del Responsabile della Protezione dei Dati;
- adozione del Registro dei trattamenti di dati personali e del Registro delle categorie di attività trattate da ciascun Responsabile del trattamento;
- mappatura dei processi;
- predisposizione di attività formative per il personale;
- revisione dei processi gestionali al fine di individuare quelli che presentano maggiori rischi collegati al trattamento dei dati.
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