Si tratta di un referendum in cui viene chiesto ai cittadini se vogliono che la giunta regionale faccia richiesta allo Stato per ottenere maggiore autonomia. L’esito del referendum non è vincolante e, sulla procedura di concessione di maggiore autonomia, l’ultima parola spetta allo Stato.
Il referendum è stato deliberato dal consiglio regionale per conoscere il parere degli elettori della Regione circa la richiesta di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia al proprio ente territoriale, secondo le prescrizioni di cui all’articolo 116, comma 3, della Costituzione della Repubblica.
L’articolo 116 della Costituzione, modificato con la riforma del 2001, stabilisce che le Regioni possano richiedere allo Stato ulteriori competenze oltre a quelle che gli spettano in base al famoso Titolo V della Costituzione, quello che la riforma costituzionale bocciata lo scorso 4 dicembre voleva modificare. Nessuna regione, fino a oggi, aveva mai invocato questa possibilità. L’esito del referendum non obbliga nemmeno la prossima giunta regionale a portare avanti la richiesta.
Mettiamo in fila di seguito alcuni link interessanti e una rassegna di materiale rilevante per orientarsi al meglio all’interno di questa tipologia di referendum al momento piuttosto inedita nel nostro Paese. In calce una serie di risposte ai dubbi più frequenti (FAQ) sollevati dalle amministrazioni comunali.
QUI DISPONIBILI:
>> lnformativa n. 6 contenuta nella circolare 79/2017 dell’ANCI Regione Lombardia in materia di affissione del manifesto di indizione del referendum.
>> Circolare n. 187/2017 (Informativa n. 12) ANCI Regione Lombardia recante “Composizione corpo elettorale”.
>> Circolare n. 178/2017 (Informativa n. 5) ANCI Regione Lombardia recante un elenco di prime FAQ per i Comuni.
>> Circolare n. 186/2017 (Informativa n. 11) ANCI Regione Lombardia recante un elenco di ulteriori FAQ di chiarimento per i Comuni.
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