Il silenzio assenso certificato
Il ministro ha poi introdotto il tema del silenzio assenso certificato: “Stabiliamo che la PA, su richiesta dell’interessato, dovrà rilasciare un’attestazione che dimostri l’avvenuta formazione del silenzio-assenso, come da tempo chiedono associazioni imprenditoriali e Ordini. Anche tra amministrazioni afforziamo la perentorietà dei termini entro cui si dovranno esprimere i pareri in conferenza dei servizi. Immagino un’Amministrazione che in pochi mesi riesca a salutare la nascita di ogni bambino e di ogni nuova azienda con una app di benvenuto: che non solo li informi dei servizi a cui hanno diritto – conclude Brunetta – ma che li accompagni nelle varie tappe del loro ciclo vitale.”
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Il Piano unico
Altro tema fondamentale è la riduzione dei documenti di programmazione negli enti pubblici; a tal fine sarà elaborato in sostituzione un “Piano unico” in materia di organizzazione, performance, valutazione, lavoro agile e transizione digitale. L’obiettivo, anche tramite l’integrazione trasversale, è uniformare il sistema al principio “once only”, secondo il quale la PA non deve chiedere ai cittadini informazioni già trasmesse in passato. Intanto, per accelerare al massimo le tempistiche operative, lo scorso 6 maggio Brunetta ha nominato il Comitato consultivo per la transizione amministrativa, mentre a breve la Conferenza Unificata passerà al vaglio lo schema di un nuovo accordo con gli enti territoriali.
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