Il premier ha ricordato che per disporre dei fondi del PNRR bisogna rispettare le scadenze e raggiungere gli obiettivi. “Dobbiamo procedere rapidamente con l’agenda di riforme concordata con l’Unione Europea, per non perdere accesso ai finanziamenti e superare le fragilità strutturali che hanno rallentato la crescita dell’Italia e del Sud – ha continuato il premier – La vicinanza del Sud al cosiddetto “Grande Mare” è un vantaggio strategico da cogliere, un’opportunità da sfruttare – sostiene il Presidente del Consiglio – Per farlo, c’è bisogno di adeguate politiche di investimento nazionali ed europee, che si integrino con le idee e il dinamismo delle realtà produttive locali. Il Mezzogiorno è, come diceva Don Luigi Sturzo, “il ponte gettato dalla natura” fra il continente europeo e le coste dell’Africa e dell’Asia, un punto naturale di scambi e di commerci. In passato, le politiche di sviluppo del Mezzogiorno non hanno valorizzato abbastanza questa caratteristica, oggi l’area mediterranea ha un livello di integrazione inferiore alle sue potenzialità. Circa il 90% del commercio nel Mediterraneo avviene tra Paesi dell’Unione Europea, appena il 9% sono scambi tra l’Europa e la sponda Sud del Mediterraneo. Solo l’1% sono scambi tra paesi della sponda Sud: per invertire la rotta – ha concluso Draghi – investiamo innanzitutto nelle infrastrutture”.
Recovery Plan, Draghi: “Necessario assumere tecnici per rafforzare gli Enti locali”
Il Presidente del Consiglio è intervenuto al forum “Verso Sud”, soffermandosi sulle misure di attuazione del PNRR
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento