Secondo Guerra occorre fare tesoro dell’esperienza connessa a quanto patito, come collettività, durante i mesi più bui della pandemia. In tale contesto i sindaci lombardi, da lui rappresentati, hanno instaurato una collaborazione continua con l’Amministrazione regionale per trovare un fronte comune nell’azione di contrasto. “Questo ha fatto sì che, dal punto di vista delle relazioni istituzionali, abbiamo imparato che i Sindaci, nell’impalcatura istituzionale del nostro Paese, sono stati in quella fase e possono essere ora un elemento di equilibrio e di coesione, capaci di mettersi in gioco in modo trasversale e con grande rispetto. Abbiamo inoltre imparato che nelle politiche della salute dobbiamo sottrarre l’idea che si deve intervenire solo nella fase acuta, ma che in medicina si deve operare anche sulla prevenzione e queste cose si fanno a livello di comunità attraverso un sistema territoriale preparato. Infine abbiamo imparato – ha concluso il sindaco di Tremezzina – quanto sia importante il principio di leale collaborazione che non è soltanto una cosa messa lì nella Costituzione ma una condizione indispensabile per costruire politiche che funzionino. Io sono d’accordo con il principio dell’autonomia che però non può prescindere da quello della leale collaborazione istituzionale.”
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