Razionalizzare, risparmiare, chiudere. Parole che sono entrate a far parte del vocabolario della gente che negli anni ha visto sparire sezioni dei vigili, oppure sportelli dell’anagrafe. Il tutto perché alla fine, secondo i conti fatti a Palazzo Civico, il rapporto tra costi e numero di utenti non reggeva, anche se i residenti, soprattutto i più anziani, non sono convinti che la scelta sia quella giusta. Solo in un caso, negli ultimi anni, la raccolta firme è riuscita a far riaprire un ufficio in una della circoscrizioni, la nove, dove si era deciso di dimezzare la presenza delle anagrafi. Si tratta dei quartieri Nizza, Millefonti, Lingotto. Due gli sportelli: uno in corso Corsica, l’altro in via Nizza. Nel mirino della razionalizzazione finisce il secondo, che viene chiuso tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 per lavori, «ma con il rischio che non riaprisse più i battenti», spiega il presidente della circoscrizione, Giovanni Pagliero. I residenti si mobilitano. In poco tempo vengono raccolte più di 2 mila firme e l’ufficio si salva. Non solo. «I problemi di personale che avrebbero condannato l’anagrafe alla chiusura vengono risolti – racconta Pagliero – anzi, viene dato un rinforzo e si organizza meglio il servizio, puntando sulle prenotazioni dei certificati». Non è finita così in altri borghi, come a San Donato: nonostante la raccolta di firme gli uffici di via Saccarelli sono un ricordo. «I dati dicevano che era quella meno utilizzata della città – sottolinea il presidente della quarta circoscrizione, Guido Maria Alunno – ma per gli anziani era un punto di riferimento. Abbiamo provato a proporre l’apertura ridotta, a giorni alterni. Nulla da fare. Per il Comune è stato meglio chiudere». Anche perché i residenti della zona possono rivolgersi agli sportelli della vicina anagrafe centrale di via Della Consolata. Almeno questa è la tesi del Comune. «Ora stiamo pensando ad un recupero – racconta Alunno – metteremo delle postazioni internet. Grazie all’assistenza di personale qualificato gli anziani potranno fare la maggior parte dei documenti on-line». Il problema dell’anagrafe è quello più sentito. Sempre per ragioni di ristrutturazioni sei anni fa chiuse i battenti l’anagrafe di via Dego, nel cuore della Crocetta. Peccato che, una volta rimessa a nuovo la palazzina nel 2008, l’anagrafe non abbia ripreso a funzionare. Motivo? Identico a San Donato: i residenti della possono rivolgersi in via Della Consolata. Ed anche il piccolo presidio dei civich della zona non ha riaperto i battenti. «Passi per i vigili – dice il presidente della circoscrizione uno, Massimo Guerrini – ma l’anagrafe è un servizio più delicato. E alla Crocetta vivono molte persone anziane». Nulla da fare. Anzi. È sorto poi il problema di come usare lo stabile che non è finito nel patrimonio da vendere. Alla fine il quartiere è riuscito a tenere il palazzo per sé e ospiterà un piccolo centro famiglia, un ecomuseo e una sala incontri. Ma niente anagrafe.
“Razionalizzare”. E rischia anche l’anagrafe
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