È questo uno degli effetti prodotti, sotto forma di emendamenti alla legge di stabilità approvati, dalla lunghissima maratona di 37 ore (salvo due interruzioni per consentire il voto in seduta comune dei giudici costituzionali) cominciata nella mattinata di lunedì in commissione Bilancio alla Camera con non pochi momenti di tensione anche per le proteste dell’opposizione contro l’eccessivo ricorso di governo e maggioranza a micro-norme.
Il via libera della Commissione al testo, atteso per ieri mattina, è arrivato a tarda sera dopo essere slittato più volte nel corso di una lunga giornata non priva di momenti caotici. Dopo aver approvato ritocchi a raffica per la “Bilancio” ha superato anche l’ultimo scoglio della assunzioni nella sanità. Anche a causa di questa lenta marcia il provvedimento approderà in Aula solo domani con un ulteriore slittamento di un giorno rispetto alla tabella di marcia originaria. Il via libera della Camera è atteso entro domenica preceduto dal voto di fiducia sul testo della Commissione.
Tra gli ultimi ritocchi che hanno ottenuto l’ok lo stop alla “supertassa” su yacht e imbarcazioni di lusso introdotta nel 2011 dal Governo Monti e la possibilità di pagare dal 1° luglio 2016 il parchimetro sulle strisce blu con bancomat e carte di credito. Che potranno essere utilizzati anche per micro-importi, ad esempio il caffé al bar o il giornale all’edicola, ma non obbligatoriamente: il pagamento elettronico non sarà applicabile «nei casi di oggettiva impossibilità tecnica». Per abbassare le commissioni dei pagamenti sotto i 5 euro è prevista l’applicazione entro il prossimo 1° febbraio del regolamento Ue approvato nei giorni scorsi.
Via libera anche alla proroga a tutto il 2016 (su proposta di M5S) della compensazione tra le cartelle di Equitalia e i crediti delle imprese nei confronti della Pa e al 30 settembre 2016 del riordino complessivo delle regole sui canoni demaniali marittimi (spiagge). Approvata una rivisitazione del patent box. Ulteriormente ridotto di 13 milioni il taglio ai patronati che scende a quota 15 milioni.
Arrivano poi un’ulteriore dote di 6 milioni nel 2016 e di 10 milioni nel 2017 per il Fondo per il finaziamento ordinario delle Università, la possibilità per gli enti di ricerca di avvalersi anche da inizio 2016 del personale con contratto da co.co.co al 31 dicembre 2015 e la riorganizzazione degli uffici dirigenziali del ministero Beni culturali. E proprio per la valorizzazione dei beni culturali vengono stanziati 120 milioni in 4 anni. Approvati i ritocchi sul codice rosa per le donne vittime di violenza e uno stanziamento di 10 milioni in due anni al Coni da destinare al comitato promotore della candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024. Disco verde anche allo stop al balzello fiscale sui contratti di compravendita dei calciatori. Confermati gli incentivi fino a 8mila per la rottamazione di vecchi camper inquinanti (da euro 0 a euro 2)e il contemporaneo acquisto di nuovi mezzi.
Nel passaggio alla Camera il testo della manovra è ulteriormente lievitato con l’ingresso del decreto salva-banche, modificato con le misure per tutelare una parte degli obbligazioni subordinati dei quattro istituti salvati (in primis il Fondo di solidarietà), dopo il salva-regioni già “imbarcato” a Palazzo Madama. Tra gli altri ritocchi pesanti il pacchetto Sud con il credito d’imposta con “tetti” sugli investimenti, i correttivi ai capitoli previdenza, sanità e giochi.
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