Tra le norme al vaglio della Ragioneria spicca innanzitutto l’aumento del limite alle compensazioni e ai rimborsi in conto fiscale dei crediti Iva. Accogliendo le richieste delle imprese, l’Esecutivo mira a elevare da 516.456,90 a 1 milione di euro il limite per compensare i crediti Iva o per la loro richiesta a rimborso direttamente in conto fiscale. Una misura che va anche oltre la soglia di 700mila euro prevista dal Dl anticrisi 78/2009 e mai attuata. Il “tetto” potrà salire fino a 2 milioni se l’impresa in credito ha un bilancio controllato da società di revisione e se quest’ultima rilascia un’apposita certificazione sull’esistenza e la correttezza dei crediti maturati verso l’erario (sempreché il Collegio dei revisori dica sì alla compensazione nella relazione del bilancio, ndr). Laddove per le quotate il limite verrebbe ulteriormente elevato fino a 5 milioni.
Giro di vite anche sulle sanzioni applicate alle cooperative. Chi si sottrae al potere di vigilanza delle autorità competenti potrebbe infatti vedersi revocati tutti i benefici e le agevolazioni. A parziale contropartita le cooperative incasserebbero però la nomina di un loro membro nella cabina di regia della nuova Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Si tratta dell’organismo che ha sostituito l’Ice e al cui interno troverebbe posto anche il ministro per il Turismo. Per permettere alla neonata Agenzia di assistere le nostre aziende oltre confine, verrebbero poi incrementate da 300 a 450 le unità di personale trasferite dall’ex-Ice.
Sull’internazionalizzazione sono allo studio misure di semplificazione e razionalizzazione del Fondo per le esportazioni italiane. Sullo stesso tema va segnalata inoltre l’intenzione di rafforzare i consorzi per l’export nati negli anni ’80 e bisognosi di un “tagliando”. Da un lato, aprendo le loro porte agli enti pubblici e privati, alle banche e alle grandi imprese; dall’altro, estendendo i settori di appartenenza delle consorziate ai servizi e al commercio.
Il sostegno alle Pmi potrebbe essere anche di tipo finanziario se è vero che l’Esecutivo sta pensando di facilitare il ricorso alle cambiali finanziarie dematerializzate oppure alle carte commerciali ma anche all’introduzione di obbligazioni societarie che diano il diritto di partecipare agli utili.
In rampa di lancio ci sarebbe la modifica in più punti alla legge fallimentare. A cominciare dall’accelerazione delle procedure per il concordato preventivo e dall’individuazione del concordato con continuità aziendale, che consentirebbe di mantenere la gestione operativa dell’azienda e ottenere una moratoria di un anno per il pagamento dei creditori privilegiati o garantiti.
A completare il puzzle delle misure, insieme a quelle infrastrutturali (si veda l’articolo a pagina 36) ci sarebbero l’eliminazione del tetto dei 35 anni per accedere alla Srl semplificata (Dl liberalizzazioni) e interventi settoriali su energia, agricoltura e ambiente. Ad esempio lo slittamento dal 30 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 del termine per l’entrata in vigore del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, meglio noto come Sistri.
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