Quote rosa in comune

Possibilità di poter esprimere due preferenze, invece che una, nel caso in cui si decida di votare una donna. Lo prevede il d.d.l. Carfagna approvato ieri dal Consiglio dei Ministri. L’Anci: non fermarsi ai comuni

l 8 Aprile 2011
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Quote rosa in comune. Il Consiglio dei Ministri ha dato ieri il via libera al disegno di legge presentato dal Ministro per le pari opportunità, Mara Carfagna, per introdurre la cosiddetta doppia preferenza di genere per le elezioni comunali. Nel disegno di legge è prevista la possibilità di poter esprimere due preferenze, invece che una, nel caso in cui si decida di votare una donna oltre che un uomo, o viceversa. Si obbligano inoltre le amministrazioni a dare adeguata rappresentanza alle donne nelle giunte. Un’altra norma prevede l’obbligo di riservare il trentatre per cento dei posti al genere sottorappresentato, cioè le donne, nelle liste. Il provvedimento, spiega il comunicato finale di Palazzo Chigi, serve anche a rendere effettiva la disposizione contenuta nell’articolo 57 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, che assicura l’equilibrio di genere nella costituzione delle commissioni di concorsi per l’accesso al lavoro nella pubblica amministrazione. Il disegno di legge verrà trasmesso alla Conferenza unificata per il parere.
“Ci auguriamo che il disegno di legge presentato dal Ministro Mara Carfagna in Consiglio dei Ministri possa essere approvato quanto prima dal Parlamento, avviando un percorso normativo volto ad una più equa rappresentanza di genere nelle Istituzioni”, afferma Amalia Neirotti, sindaco di Rivalta di Torino e delegata Anci alle pari opportunità.  “Con questo d.d.l. – aggiunge – partiamo dai comuni e può andare bene, purché non ci si fermi a questo livello. Il problema della sottorappresentazione delle donne riguarda infatti le Istituzioni a tutti i livelli”. “In questa stessa direzione – evidenzia Neirotti – si è pronunciato l’ultimo Consiglio nazionale dell’Anci, deliberando una mozione che sta dando avvio a una Campagna per la democrazia paritaria nei comuni. Chiederemo ai candidati sindaci un impegno pubblico sul tema della parità, a partire da una presenza pari ad almeno il 30% di donne in giunta. L’impegno dell’Anci è di dare visibilità ai candidati che vorranno assumersi questo impegno”. “Su questa campagna – conclude – ci auguriamo di poter lavorare con il Ministro Carfagna, in modo da poter unire gli sforzi e ottenere risultati concreti fin da subito”. Il via libera del Consiglio dei Ministri al d.d.l. “è una bellissima notizia”, dichiara Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario e deputata Pdl. “Prima la mia proposta di legge sulle quote nei cda delle società quotate, ora quest’importante provvedimento che consentirà una maggiore presenza di donne ai vertici delle amministrazioni comunali, sono la dimostrazione concreta – dice Lella Golfo – dell’impegno del Governo per le donne. In Italia quasi 2.300 comuni (il 32% del totale) hanno giunte formate da soli uomini, senza nemmeno un assessore donna e i sindaci donna sono 880, pari al 10,9%: una situazione gravissima, che richiede un intervento immediato”. Secondo Lella Golfo, “Mara Carfagna ha elaborato una proposta molto equilibrata e l’approvazione in C.d.M. testimonia la sua determinazione e rappresenta un successo per tutte le donne. Sono certa che questo verrà ricordato come l’esecutivo che più ha lavorato per l’affermazione delle donne in ogni ambito. In economia come in politica stiamo portando avanti una serie di misure importanti che avranno effetti rilevanti non solo per la vita di tutte le donne ma per la crescita del Paese intero. Alla fine di questa legislatura – conclude Golfo – potremo affermare con orgoglio che l’Italia non è più una democrazia dimezzata ma un compiuto sistema democratico, dove le donne hanno lo spazio, il potere e il ruolo che meritano”.

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