Pronti i questionari sul rendiconto 2009 che i revisori dei conti di comuni e province dovranno trasmettere alla Corte dei conti. La sezione autonomie della magistratura contabile, infatti, con la deliberazione n.15 pubblicata ieri, ha reso noto il contenuto del referto che gli organi di revisione delle amministrazioni locali dovranno compilare. Lo screening sulla situazione economico-finanziaria dell’ente, si legge nelle linee guida in esame, non deve essere inteso come uno schema «rigido» su cui non poter intervenire. Ma al contrario, il questionario non è una preclusione «alla libera iniziativa di informazione» del collegio di revisione. Infatti, tra le pieghe del dossier, ci sono campi «liberi» nei quali il revisore può contribuire con altre informazioni al controllo collaborativo affidato alle sezioni regionali della magistratura contabile. Una buona parte del questionario, infatti, è riservato alle partecipazioni detenute dalle amministrazioni locali. Il fenomeno, per la Corte, ha un «grosso peso quantitativo», per le sue connessioni con «la grave situazione deficitaria della finanza pubblica». Infatti, si dovranno indicare, per ciascuna partecipata e per il triennio 2007-2008 e 2009, informazioni quali il valore della produzione, l’ammontare del personale dipendente, il loro costo, i debiti eventualmente contratti dalla partecipata nei confronti dell’ente locale ed eventuali fidejussioni stipulate dall’ente a favore della controllata. Inoltre, il revisore dovrà rispondere se il compenso lordo annuale attribuito al presidente e ai componenti del consiglio di amministrazione della partecipata non sia superiore a quanto previsto dalla legge finanziaria 2007 (70 e 60% delle indennità spettanti al sindaco), ovvero se è stato rispettata la disposizione in materia di numero massimo di consiglieri di amministrazione come le modalità di reclutamento del personale. L’elenco delle domande prevede, tra le altre, di sapere se l’ente ha rispettato il patto di stabilità per il 2009, se ha fatto ricorso ad anticipazioni di tesoreria, se risulta o meno in una situazione di deficitarietà strutturale in base ai parametri del Dm 24.9.2009. Interessante anche la parte inerente i debiti fuori bilancio dell’ente. Si vuole così sapere l’ammontare 2009 di tali debiti e la loro classificazione (se da sentenza esecutive, da acquisizione di beni e servizi senza impegno di spesa?), così come l’ammontare dei debiti che al 31.12.2009 risultano ancora da riconoscere.
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