Nell’interrogazione si passano in rassegna tutti gli elementi di criticità che ammorbano le Province da qualche tempo: queste ultime, dopo i tagli che del 2015 di 650 milioni di euro, di 1 miliardo e 300 milioni di euro (nel 2016) e 1 miliardo e 950 milioni di euro nel 2017, non sono più infatti in grado di erogare i servizi alla popolazione, Inoltre le Province montane non si sono viste riconoscere risorse per la copertura delle funzioni fondamentali statali aggiuntive attribuite loro dalla legge n. 56 del 2014. D’altro canto dal 2013 al 2016 la spesa corrente delle province è diminuita del 40%, riducendosi di oltre 2,7 miliardi di euro, con la differenza tra entrate e uscite nel 2016 è stata pari a 571 milioni di euro. La legge di bilancio per l’anno 2017 avrebbe dovuto disciplinare nuovi interventi per le Province, ma la crisi intervenuta a seguito delle dimissioni del Governo pro tempore ha comportato un’accelerazione dell’iter di approvazione della legge che non ha potuto prevedere nuovi interventi per gli enti periferici.
Questi ed altri elementi sono definiti nell’interrogazione, nella quale si passano poi in rassegna le possibili iniziative per garantire le risorse necessarie allo svolgimento delle funzioni delle Province stesse.
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