Pronti per la «Gazzetta Ufficiale» i Dpcm con la nuova ondata di rinvii a fine anno in attuazione del meccanismo a due step previsto dal «Milleproroghe» del 2011. Dopo il deposito in Parlamento (si veda Il Sole 24 del 19 marzo), scaduti i termini per i pareri della Commissione bicamerale per la Semplificazione e della Bilancio, i testi sono pronti per la pubblicazione, che deve avvenire entro la giornata di giovedì. Spicca, in questo «secondo tempo» del «Milleproroghe», lo slittamento a fine anno delle nuove procedure per la riscossione delle entrate locali, le possibilità attuali per i medici di esercitare le attività intramoenia e le graduatorie dei concorsi stilate dopo il 30 settembre 2003. I Comuni, di conseguenza, avranno altri nove mesi di tempo per continuare con il sistema attuale, prima di bandire le gare per l’affidamento del servizio come previsto dalla riforma della riscossione del 2005 (Dl 203). La proroga, però, non dovrebbe salvare gli affidamenti diretti al concessionario nazionale, in virtù della disciplina transitoria (non toccata dal «Milleproroghe») che impone per questa fattispecie il rispetto del Codice degli appalti. Tra gli altri rinvii in via di ufficializzazione, c’è quello che allunga fino al 31 dicembre 2011 la vita delle Autorità d’ambito di acqua e rifiuti, chiesta dal ministero dell’Ambiente per dare tempo alle Regioni di decidere con una propria legge a chi affidare i compiti di gestione dei servizi dopo l’addio alle Aato. Dovrebbe sopravvivere per tutto il 2011, poi, anche il contributo obbligatorio di Comuni e Province per l’agenzia nazionale dei segretari degli enti locali, che è stata soppressa dalla legge di conversione della manovra estiva.
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