Sono stati siglati ieri a Roma, nella sede del Ministero dell’economia e delle finanze, due protocolli d’intesa in materia di acquisti pubblici e di vigilanza collaborativa.
Il primo protocollo – sottoscritto dal Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, dal Capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, Roberto Garofoli, e dall’A.D. di Consip, Luigi Marroni – prevede la collaborazione fra il Ministero, la Consip e l’Anac, per dare efficace applicazione alle misure della Legge di stabilità 2016 sugli obblighi di ricorso da parte delle p.a. agli strumenti di acquisto e negoziazione messi a disposizione nell’ambito del Programma di razionalizzazione degli acquisti della p.a., nonché del rispetto dei parametri di qualità-prezzo per gli acquisti realizzati autonomamente dalle amministrazioni.
Il secondo protocollo, firmato da Anac e Consip, riguarda invece le attività di vigilanza collaborativa che l’Autorità svolgerà su cinque procedure di affidamento di rilevante importo economico e concernenti settori a particolare rischio di corruzione. Individuate di comune accordo dall’Autorità e da Consip, riguardano un comparto di spesa pubblica pari a circa 4 miliardi per le procedure di fornitura di servizi integrati per la gestione delle apparecchiature elettromedicali, servizi integrati per la gestione e la manutenzione da eseguirsi negli immobili adibiti prevalentemente a uso ufficio, servizi di pulizia per le scuole, nonché due procedure negoziate per la fornitura di licenze Software. L’attività è volta a rafforzare ulteriormente la correttezza e la trasparenza delle procedure di affidamento per ridurre il rischio di contenzioso in corso di esecuzione, nonché a dissuadere da condotte corruttive o contrastanti con le disposizioni di settore.
Durante la tavola rotonda di presentazione dei protocolli il Capo di Gabinetto del Ministero dell’economia e delle finanze, Roberto Garofoli, ha dichiarato che “la firma di questo protocollo attua una collaborazione tra Mef, Anac e Consip volta a verificare che le stazioni appaltanti non si sottraggano all’obbligo della centralizzazione degli acquisti, eludendo il sistema. Non si tratta di tagli lineari e il Governo si attende significativi effetti finanziari, sino a 2 miliardi di euro a regime sulle operazioni di Consip , tuttavia non computati già nella legge di stabilità 2016 per ragioni di prudenza: vogliamo verificarne l’effettiva consistenza ex post e l’attività disciplinata dal Protocollo è diretta anche a questo. È un percorso di autentica razionalizzazione della spesa pubblica, necessario ad assicurare un efficientamento della stessa, ma anche un rafforzamento del sistema di prevenzione degli illeciti, attraverso il superamento del patologico fenomeno della polverizzazione delle stazioni appaltanti”.
“È un tassello importante nell’attuazione delle riforme del governo sul piano delle prevenzione della corruzione e della forte razionalizzazione degli acquisti della p.a.”, ha spiegato Luigi Ferrara, capo del Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi del Mef.
L’amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, ha aggiunto che “la collaborazione tra Mef, Anac e Consip – valorizzando i rispettivi ruoli, responsabilità e competenze – consentirà la piena attuazione del modello di razionalizzazione degli acquisti pubblici, nel solco della Legge di stabilità 2016”.
Prima di firmare i due protocolli il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, ha illustrato come viene rafforzato il ruolo dell’Anac sul modello di quanto già fatto per Expo e con l’Agenzia delle Entrate: “Deferiremo alla Corte dei Conti gli enti che non dovessero rispettare le disposizioni della legge di stabilità perché il danno erariale e’ gravissimo, inoltre faremo ispezioni a tutti gli enti. Mi auguro che emerga un numero ridotto di violazioni”.
Due schede di sintesi dei contenuti dei protocolli e dei riferimenti normativi:
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