“Credo che entro la prima decade di aprile concluderemo i lavori di consultazione ed emaneremo il decreto ministeriale, che dovrà rispettare quanto votato all’unanimità sia dalla Camera che dal Senato; e cioè che gli investimenti in corso devono essere salvaguardati, intendendo per impianti messi in esercizio quelli posati e non allacciati. Questo consentirà di superare una serie di problemi che non dipendono da chi ha fatto gli investimenti”. Lo ha detto il Ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo, interpellata sulla questione degli incentivi per gli impianti di energia rinnovabile, a margine di un incontro alla Regione Lombardia. Il Ministro ha poi spiegato le tappe successive e la strategia che adotterà in materia il governo. “Nei successivi sei mesi – ha argomentato Prestigiacomo – bisognerà prevedere una riduzione molto lieve degli incentivi in modo da non penalizzare gli investimenti in corso, quindi anche quelli programmati col vecchio regime e non conclusi alla fine di maggio. Dal 2012 si procederà poi con uno ‘scalone’ negli incentivi senza fissare un tetto in termini di Megawatt annuali, ma un tetto complessivo in milioni di euro fino alla fine degli incentivi”. Si tratta, ha aggiunto il Ministro dell’ambiente, “del modello tedesco di flessibilità annuale, che e’ quello che tutti gli operatori ci hanno chiesto”. “Il Governo intende sostenere le fonti rinnovabili, ovviamente adeguando l’incentivo nazionale alla media europea, mentre prima era sopradimensionato: vogliamo evitare speculazioni e valorizzare la filiera senza che fondi stranieri approfittino di un incentivo nazionale alto” ha assicurato il Ministro dell’ambiente, Stefania Prestigiacomo.
Prestigiacomo, ai primi di aprile decreto incentivi
Rinnovabili: verso il modello tedesco della flessibilità
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