Presentato d.d.l. per introdurre reato intimidazione sindaci-assessori

La riforma contenuta nel d.d.l. riguarda l’articolo 338 del codice penale, che riguarda la violenza o la minaccia ad un corpo politico

21 Maggio 2015
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La Commissione intimidazioni contro gli amministratori locali ha presentato un disegno di legge per modificare l’articolo 338 del codice penale, che riguarda la violenza o la minaccia ad un corpo politico, per prevedere lo specifico delle intimidazioni agli amministratori pubblici locali, “questo per fare in modo che atti come l’incendio dell’auto o le molestie ad un sindaco o ad un assessore siano perseguibili in quanto plurioffensivi, perché non offendono soltanto il singolo che li subisce ma, anche e soprattutto, la comunità che l’amministratore rappresenta, consentendo di indagare meglio, di utilizzare le intercettazioni e quindi anche di fare prevenzione”, ha detto la senatrice del Pd Doris Lo Moro, presidente della Commissione Intimidazioni, parlando in Aula della relazione conclusiva della Commissione, di cui è prima firmataria e che è stata approvata all’unanimità.

“Abbiamo inoltre predisposto – ha proseguito Doris Lo Moro – una modica dell’articolo 90 del testo unico delle leggi elettorali per introdurre la fattispecie di intimidazione ai danni dei candidati e previsto l’aggravante speciale dei danni a un amministratore locale, incidendo in maniera sensibile sulla pena”, ha aggiunto la senatrice calabrese.

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