Pmi, in arrivo 1,2 mld di

Le modifiche per l’ accesso al credito apportate dai relatori e dal governo al ddl Stabilità

Italia Oggi
21 Novembre 2013
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In arrivo 1,2 mld di euro (600 mln per il 2014 e 600 mln per il 2015) per il Fondo di garanzia per l’accesso al credito alle piccole medie imprese (Pmi). Protagonista dell’operazione, previa garanzia da parte del Tesoro, sarà la Cassa depositi e prestiti che potrà acquistare titoli nell’ambito di operazioni di cartolarizzazione aventi ad oggetto crediti verso le pmi.
Altri 200 mln per ciascun anno fino al 2016 andranno, invece, al Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa da parte delle famiglie. Via libera alla possibilità per i privati di realizzare nuovi stadi (o di ristrutturare edifici già esistenti) che potranno accogliere anche attività commerciali. A tal fine verranno stanziati 55 mln di euro per il triennio 2014-2016. Questi i punti chiave del pacchetto di modifiche che, ieri, governo e relatori al ddl Stabilità, Giorgio Santini (Pd) e Antonio D’Alì (Ncd), hanno presentato in commissione bilancio al senato.

Il fondo di garanzia per le Pmi. Redini del gioco in mano alla Cassa depositi e prestiti (Cdp). L’emendamento, a firma dei relatori, prevede che attraverso la riduzione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, al fondo di garanzia per le Pmi, vengano assegnati 600 mln di euro per l’anno 2014 e 600 mln per il 2015. A questo, però, si aggiungerà l’intervento della Cdp che potrà prevedere misure di sostegno all’economia più ampie attraverso la garanzia da parte del Tesoro (misure che, proprio ieri, il presidente di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, ha definito indispensabili). Viene, quindi, esteso il perimetro delle imprese finanziabili. La relazione tecnica della proposta di modifica, spiega come «l’emendamento non determina alcun onere per la finanza pubblica è, infatti, finalizzato a promuovere lo sviluppo delle imprese e, quindi, a contribuire al Pil che incide sulle entrate fiscali».
Nel dettaglio, la proposta di modifica prevede che il Mef determini, con decreto da adottare ad ogni esercizio finanziario, le esposizioni assunte da Cdp non compatibili con l’applicazione del regime di vigilanza di Bankitalia che possono essere garantite dallo stato e nei soli casi in cui è consentito l’uso del risparmio postale. Così facendo, la posizione della Cdp sarebbe alleggerita e sarebbe liberato il capitale necessario ad assicurare, in particolare, il raggiungimento del target di circa 95, anziché di 84 mld, di investimenti aggiuntivi nel triennio 2013-2015, in linea con le sollecitazioni del Consiglio europeo a favore degli istituti finanziari di sviluppo a partecipazione pubblica simili alla Bei.
A pensare alla famiglie è, invece, il governo che ha presentato l’emendamento che prevede lo stanziamento di 200 mln di euro per ciascuno degli anni 2014-2015-2016, da destinare al Fondo di garanzia per la prima casa e la concessione di garanzie, a prima richiesta, su mutui ipotecari o su portafogli di mutui ipotecari. A tutela delle famiglie è, poi, arrivato l’appello da parte del presidente della commissione finanze della camera, Daniele Capezzone (Fi) e i vicepresidenti Enrico Zanetti (Sc) e Carla Ruocco (M5s) per la sospensione di tutte le scadenze di natura tributaria, a cominciare dal versamento degli acconti del prossimo 30 novembre, per i contribuenti che risiedono nelle aree della Sardegna colpite dai fenomeni alluvionali.

Stadi. Così come annunciato nei giorni scorsi è arrivato l’emendamento del governo in materia di impiantistica sportiva. La proposta favorisce, sia la realizzazione di nuovi stadi da parte di privati con strutture che potranno accogliere cinema e negozi, sia l’ammodernamento di quelli esistenti con particolare riferimento alla messa in sicurezza attraverso la semplificazione delle procedure amministrative. A questo scopo vengono stanziati 10 mln di euro per il 2014, 15 mln di euro per il 2015 e 20 mln per il 2016. La misura prevede la realizzazione sia di impianti sportivi, sia di interventi urbanistici, compresi insediamenti edilizi anche non contigui. Se gli interventi devono essere realizzati su aree di proprietà pubblica, il progetto dovrà essere oggetto di gara. Nel caso in cui il soggetto promotore del progetto non vinca la gara potrà comunque esercitare il diritto di prelazione entro 15 giorni dall’aggiudicazione definitiva e divenire aggiudicatario se dichiara di assumere la migliore offerta presentata.

Rottamazione veicoli. Conto alla rovescia per i veicoli sottoposti sequestro. In base all’emendamento presentato dal governo verrà effettuata una ricognizione straordinaria dei veicoli sequestrati da oltre due anni, al fine di compilare un elenco di proprietari che, entro 60 giorni dall’avviso, potranno scegliere se riscattare i veicoli pagando le sanzioni o vedere quest’ultimi rottamati. La misura mira a diminuire gli oneri a carico dello stato derivanti dal protrarsi della custodia dei veicoli nei deposito. Sempre in materia di circolazione, il governo ha previsto lo stanziamento di 100 mln di euro, per il 2015, a favore dell’Anas da destinare alla manutenzione delle strade.

Società partecipate. Tra i possibili emendamenti del governo al ddl Stabilità ha rischiato di trovare posto anche una norma che avrebbe obbligato i sindaci a istituire dal 2014 un fondo di svalutazione ad hoc per coprire una percentuale crescente delle perdite registrate dalle società partecipate dai comuni. E questo anche quando gli enti detengono quote minoritarie del capitale sociale. La proposta di modifica, voluta dal viceministro all’economia Stefano Fassina, è stata illustrata dal Mef nel corso dell’incontro con i sindaci sul decreto Imu (si veda articolo a pag. 31), ma è stata respinta dall’Anci preoccupata delle ricadute sui conti dei comuni azionisti. «Si tratta dell’ennesimo accantonamento obbligatorio che i comuni sono tenuti a disporre in un momento di grande scarsità di risorse», ha commentato Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno e delegato Anci per la finanza locale.

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