Pisapia: no a nuovi arrivi a Milano

Migranti. Il sindaco chiede di ridistribuire le presenze nelle regioni in proporzione al numero degli abitanti

Il Sole 24 Ore
16 Giugno 2015
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«L’amministrazione e la città hanno già fatto la loro parte, e continueranno a farla. La catena di solidarietà è stata straordinaria», ma «più di così Milano non può fare». Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, al termine di un incontro con il ministro dell’Interno Angelino Alfano e con il prefetto Francesco Paolo Tronca, ha chiesto «che non vengano inviati ulteriori profughi in città». Per lui è «necessario ridistribuire le presenze nelle diverse Regioni, proporzionalmente agli abitanti e in base alla effettiva capacità di dare una prima e dignitosa accoglienza». Per Alfano il tema dello smistamento in altri comuni «farà parte di un ragionamento» che farà ai vertici dell’Anci e con la Conferenza delle Regioni il 17 giugno. 
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha ribadito che «il Veneto non riconosce l’accordo del 10 luglio 2014 per l’accoglienza di immigrati nelle Regioni, non l’ha mai votato e il no è a verbale della Conferenza dei presidenti delle Regioni». Critico anche il governatore della Lombardia, Roberto Maroni: «Vedere queste persone sugli scogli di Ventimiglia è una cosa che disonora l’Italia». Siamo, ha ribadito, «al terzo posto tra le Regioni che hanno accolto i clandestini, per cui, se vogliamo fare l’equa ripartizione, prima che mandarli qui, nella terza regione per accoglienza, si possono mandare nelle altre 17». 
Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha proposto una soluzione di lungo periodo al dibattito sull’emergenza immigrazione: «alta formazione come risposta ai barconi degli immigrati», premessa «perché si creino le condizioni di una maggiore prosperità e stabilità nei Paesi della sponda Sud del Mediterraneo». 
Intanto da Milano a Roma, fino a Ventimiglia, si studiano misure per alleggerire l’assedio dei migranti bloccati dal “tappo” alle frontiere messo dai Paesi europei. Oggi sarà consegnato il Cara alla Cri di Milano con 200 posti in più e verrà autorizzata l’estensione della capacità di accoglienza del Cie. «In questo modo – ha detto Alfano – l’ordine sarà completamente ripristinato». Soluzione d’emergenza anche a Roma, dove accanto alla stazione Tiburtina verrà allestita una tendopoli da 150 posti, con letti, cucine da campo e bagni chimici per accogliere i migranti accampati. 
Intanto a Ventimiglia continua la protesta dei migranti contro il blocco della polizia francese al valico di frontiera. «Per quanto mi riguarda sugli scogli possono anche rimanerci anche sei mesi», ha detto Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ai microfoni de La Zanzara su Radio 24. La situazione di Ventimiglia «è il frutto di una politica miope», ha detto il presidente della Liguria, Giovanni Toti. «Sapevamo che sarebbe finita così ed è la duplice dimostrazione della sottovalutazione che questo governo ha fatto del problema immigrazione». 

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